Pur essendo di San Frediano nel tempo ho corretto certi comportamenti sbagliati, per esempio non suono più i campanelli e scappo, suono solo quando devo salire a trovare qualcuno. Recentemente ho cominciato a pagare anche tutte le paste che mangio, non pago un caffè se ho bevuto un cappuccino, insomma, tutto questo ha un costo, infatti da quando ho rivisto certe azioni viziate da moralità a momenti faccio la colazione un giorno si e uno no e spendo uguale a prima. In autobus non lascio il posto a nessuno solo perché nessuno me lo lascia a me da lasciare, ho provato allora ad offrire il mio posto in piedi sulla tranvia, ma una signora con il foulard di Gucci mi ha mandato a cacare di brutto, che non è neanche uno stilista. Comunque oggi sono molto più responsabile malgrado la scelta di vivere in San Frediano di per se non sia proprio una scelta responsabile, quando faccio qualcosa scelgo guardando all’etica, tifo Fiorentina perché è una passione a km zero, non compro più il giornale per non sprecare carta, inchiostro e per ridurre l’inquinamento causato dai camion che ogni giorno attraversano l’Italia in lungo e in largo, da quando sono consapevole di questo rubo il giornale dalla cassetta della posta dei vicini. Dico questo ringalluzzito soprattutto dai risultati della Roma e dell’Inter, mi lascio facilmente trascinare dalle circostanze favorevoli come dalle amicizie sbagliate, mi sono spinto fino a fare quei maledettissimi buoni propositi di cui te ne penti un minuto dopo, l’entusiasmo mi ha fregato, pensare di andare a rubare due punti alle rivali Champion mi ha fatto vedere le cose sotto una luce sbagliata, per di più in questo caso “rubare” non è nemmeno come pagare una pasta invece di due, è persino moralmente più accettabile. Finite le partite e pensando ai tre punti di stasera forse ho ecceduto in buoni propositi, mi sono lasciato trascinare dall’ottimismo, e tra le scelte corrette ho pensato d’inserire anche uno stile di vita più sano, ho posteggiato la pigrizia in Borgo Tegolaio nel garage di Furio, poi sono andato al mercato in Piazza Santo Spirito con l’idea di dedicare un po’ del mio tempo anche all’attività fisica, magari tra un panino con il lampredotto e l’altro. L’obiettivo alla fonte sarebbe quello di scrollarsi di dosso certe apatie e indolenze, non proprio una tabella della palestra e neanche una dieta, diciamo una via di mezzo d'Oltrarno non meglio identificata per essere facilmente aggirata. Al mercato ho comprato una tuta sportiva supertecnologica e costosissima, nel senso che spendere più di 10 euro per una cosa che non ho mai sopportato mi è costato molto. D’altra parte è fatta di un materiale speciale che mantiene la temperatura corporea in modo perfetto. E poi è traspirante, resiste a qualunque stress, è ignifuga, è resistente agli strappi e in caso di caduta ha delle protezioni nei punti vitali. Il colore poi rifrange la luce, quindi dà molta visibilità di notte. Trovo che sia perfetta per stare in casa al posto della solita vestaglia da camera