.

.

venerdì 27 dicembre 2013

Non tutto fila liscio Diladdarno

Non tutto fila liscio Diladdarno, se guardiamo dentro a un buco non vediamo Santa Croce, perché o è tutto meravigliosamente buio oppure vediamo solo l’acqua defluire velocemente. Ieri parlavo della forza di San Frediano, di quella sua energia positiva che regala in certi casi persino la forza di abbattere tabù, in mancanza di alberi, mentre la Polizia, all’alba, preferisce abbattere le porte. I più romantici aspettano invece il tramonto sul ponte alla Carraia per abbattere gli ultimi luoghi comuni rimasti, come per esempio i bagni pubblici ormai superati dai più moderni Sebach dei muratori. San Frediano abbatte anche i detti popolari perché vive di luce propria, la sua saggezza si rinnova continuamente, tanto che invece di respirarla nelle vecchie botteghe si può aprire in franchising, e solo gli interrogatori dopo avere abbattuto le porte al’alba vengono svolti sotto la luce artificiale delle lampade. E siccome siamo furbi, Porta Romana la lasciamo aperta dall’alba al tramonto in modo che nessuno la possa buttare giù. Solo un detto resiste ancora, dopo che con le lavanderie a gettone anche i panni sporchi non si lavano più in Arno, un detto che resiste più ancora della Rificolona o del pan di ramerino. Duro a morire come il pane duro per la ribollita. Perché ho scritto almeno una decina di lettere a Scarlett Johansson per invitarla qualche giorno a casa mia Diladdarno. E non mi è arrivata nessuna risposta. E’ proprio vero che anche in San Frediano le Poste non funzionano. A dire la verità ci sarebbe qualcos’altro, forse di ancora più negativo perché un po’ mi ha segnato, più ancora del Tozzi che ci segnava la spesa della mamma, più grave perché in questo caso non è un modo dire ma purtroppo di fare. Diciamo che sono stato iniziato male come quando si aprono certe confezioni di biscotti dalla parte sbagliata, come quando la difesa è troppo alta e poi t’infilano per vie centrali, noi che di vie centrali ce ne intendiamo, e nel genere contempliamo anchei vicoli, borghi e piazzette. Per noi che un viale sembra un’offesa e che la cosa più larga che preferiamo sono le cosce. Insomma, non sono mai stato un grande seduttore, probabilmente perché non ho una buona tecnica. Ci provo e ci riprovo come un giocatore davanti al muro per affinare quella di calciare meglio. Ogni tanto, infatti, invito a casa mia delle donne con la scusa di fare l’amore. E poi mostro loro la mia collezione di farfalle.