Non riesco ad essere arrabbiato, la Fiorentina mi ha riempito talmente gli occhi, troppo più forte dell’Inter, la squadra di Mazzarri a un certo punto non ci ha capito più niente, dominata per 70 minuti anche senza Gomez, Cuadrado e Pizarro, con loro sarebbe stata una mattanza. Grande personalità, perde ma non lo merita, il pari sarebbe stato addirittura stretto. Io mi tengo la prestazione e guardo avanti. Gonzalo mi è sembrato un gigante, bene anche Savic, non male nemmeno Alonso e Tomovic, mentre l’inter rinculava aspettando il colpo di culo. Grande possesso palla con qualche episodio sfortunato, Aquilani perde una palla a centrocampo che si trasforma in una mischia piena di rimpalli, Mati non trova il tempo dell’intervento sul secondo gol dopo che Ranocchia rischia quattro volte di perdere palla, Ambrosini che ha la palla del pari, Ilicic quella del 2 a 0. Borja solita grande partita. Pepito si abbassa bene e tiene in ansia da solo la retroguardia, Joaquin in crescita, scambia bene con Rossi, si procura il rigore, si presenta davanti al portiere, prova convincente anche se cala nel finale. L’Inter vince ma non regge il confronto sul piano del gioco. C’è tanto tempo per recuperare i punti di questa sconfitta surreale, semmai rimane il rammarico di non essersi potuti presentare al gran completo. E come si calcola l’assenza di Gomez? Facile. Una risorsa non utilizzata al 100% è sprecata, perché la si è pagata per il 100% del suo prezzo, ma la si utilizza per meno del 100% delle sue potenzialità. D'altro canto, arrivare ad utilizzare appieno una risorsa vuol dire semplicemente che si è a corto di quella risorsa, e se ne deve reperire un’altra. Che verra' pagata per il 100% del suo prezzo, ma usata per meno, a meno di non esserne a corto e di doverne quindi reperire ancora. Quello che midispiace è vedere il tifoso medioman e anche un po’ medium, pur consapevole che i fantasmi sono invisibil, capace dopo una beffa come questa di riuscire a vedere lo spettro di Ljajic, quello di Cerci e quello classico di Prandelli. Ho letto commenti troppo negativi, ingenerosi, dettati dall’amarezza, ma poco lucidi. Quello che racconta questa partita è che la Fiorentina sarà candidata a lottare per il vertice. Ma visto che l’amarezza ha preso il sopravvento preferisco alleggerire la tensione, sdrammatizzare, pensare veramente alle disgrazie del calcio, a Balotelli per esempio, a Zamparini che per fortuna non ha comprato la Fiorentina come invece qualcuno aveva sperato. Sdrammatizziamo vi prego, non fatevi rovinare la giornata da Mazzarri che tanto arriverà dietro, pensiamo per esempio a Rino Gattuso, il 26° cacciato dal presidente rosanero, quello è il calcio da cui stare lontani, non il nostro, invece bellissimo, fatto di supremazia assoluta di gioco, davanti a una squadra che in casa propria si rintana come una provinciale qualsiasi. Non cambierei la vittoria del’Inter con le prospettive del nostro campionato. Ci toglieremo le nostre belle soddisfazioni come se l’è tolte pure Rino Gattuso prima di imbattersi nella sua sconfitta chiamata Palermo, e se l’è tolte partendo da una terra povera come la Calabria, partendo da una storia personale difficile, cosa volete che sia una sconfitta immeritata al Meazza, il futuro è nostro. Rino ancora non era affermato, non aveva nemmeno la macchina e già usciva comunque con l'autoradio. Non aveva la ragazza e già dicevano che era un cornuto. Stava bene a Reggio Calabria. Era biondo con gli occhi azzurri.Si, biondo con gli occhi azzurri. Certo, dopo dieci anni a Milano, con lo smog si è scurito. E voi vi buttate giù dopo aver avuto la conferma di fare il tifo per una grande squadra, prendete esempio da Rino, bisogna crederci fino in fondo anche nei momenti difficili dove si ha a che fare con Zamparini o con la sconfitta più immeritata della storia del calcio, si, anche quando esci dal campo cornuto e mazziato, quando ti rimane i mano solo un’autoradio dalla quale il Guetta racconta, impietrito, il gol di Jonathan.