Per combattere i fumi di scarico di una partita inquinata dalla sfortuna come quella di domenica, bisogna tirare fuori risposte positive, penso per esempio alla forza di reazione di un gruppo sano che vuole dimostrare di avere qualità che vanno oltre alle assenze di Gomez, Cuadrado e Pizarro, e penso a quanto possa fare bene a livello di autostima passare il collaudo con la sonda della marmitta ancora dentro alle chiappe strette per la paura di aver compromesso un stagione appena nata, del resto checché ne dicano i riapparsi dalle brume prandelliane, i valori ci sono eccome, ci aspettiamo che la squadra trovi una nuova connotazione tattica, che sopperisca cioè alle assenze dando risalto a tutte le risorse in proprio possesso. E’ un momento critico questo dal quale però sversano anche delle positività, e nel quale ci si butta a fare i fanghi una certa parte della tifoseria legata ancora a Prandelli, e contro i Della Valle rei di averlo intercettato senza biglietto su un treno tutto bianconero a parlare amabilmente con Bettega, una tifoseria che ci sguazza e dimostra che una pipa dà al saggio tempo per riflettere e all'idiota invece solo qualcosa da mettere in bocca. Dopo il gol del Cagliari sono in tanti quelli che hanno ricominciato a fumare, sembrava avessero acceso addirittura il barbecue. Oggi gli amanti sconsolati di Prandelli, quelli con la pipa, ci dicono che non abbiamo un sostituto all’altezza di Gomez, proprio dei geni con la pipa, mi verrebbe da rispondere per le rime, con le solite banalità, con la pipa, ricordando che Il modo migliore per accendere un fuoco con due bastoni è assicurarsi che uno dei due sia un fiammifero. Tra le cose positive, invece, bisogna annoverare come ha lucidamente sottolineato “Foco”, il fatto che alcuni di questi tifosi hanno diminuito drasticamente l’assunzione di Viagra, la settimana è stata caratterizzata finalmente da erezioni naturali. Foco richiama giustamente i poco inclini all’erezione spontanea, a non gettare però le medicine dal finestrino perché gli serviranno anche quest’anno, mentre io li esorto a farsi domande più semplici di quelle che normalmente si fanno per capire se la vita ha ancora un senso senza Prandelli, io gli suggerisco una domanda terra terra, ne scelgo una che non possa essere utilizzata come Balotelli, per far pensare cioè a una sorta di discriminazione a cazzo di cane, una di quelle che valgono sia per un ricco che per un povero, alla quale possono rispondere senza farsi gonfiare il fegato dalla rabbia, e senza nemmeno riaccendere la pipa, tipo che cosa mangio oggi? A tutti coloro che sono stati colti da erezione indiscriminata dopo la parziale lesione del legamento destro di Gomez, vorrei frenare l’eccitazione repressa per così tanto tempo proprio per non renderla vana con un’inopportuna eiaculazione precoce che la comprometterebbe in maniera definitiva, insomma, tolto Gomez, Pizarro, ma anche Cuadrado, non vorrei che dopo i nasi e le parrucche finte si prodigassero ad andare in giro in cerca di chi costruisce quadrati sull’ipotenusa. Visto che poi anche i giocatori fanno yoga posturale, ovvero si cercano metodologie per rilassare il corpo e la mente, mi sento in dovere in quanto scampato al dramma post-prandelliano, di dare un consiglio agli amici in difficoltà, costretti loro malgrado a ringalluzzirsi per un gol di Pinilla, è molto semplice, li esorto a liberare la loro mente come anche il loro corpo. Io lo faccio una volta il giorno. Ho anche una speranza, e da una parte però anche una preoccupazione, visto che c’è gente che è stata tanto tempo a studiare l’inquadratura migliore per scattare la fotografia di una Fiorentina Dellavalliana sbagliata dalle fondamenta, Pinilla insomma gli ha regalato un fremito grandangolare, ecco, ora non vorrei, anzi vorrei, che un Rebic qualsiasi, o un ciondolante Ilicic rovinasse tutto. Mi spiego, potrebbe
succedere che dopo la fatica per ottenere delle buone inquadrature, queste venissero rovinate appunto da un Rebic preso all’ultimo minuto o chi per lui, che inavvertitamente aprisse la porta della camera oscura e tutta l'oscurità uscisse fuori. A Firenze è ormai noto che esiste una patologia precisa, anche le cause sono chiare e riconducono all’addio di Prandelli, il tutto è documentato grazie ad una ricerca nella quale sono stati incrociati tutti i dati dei pazienti affetti da tale patologia in tutta la provincia. I sintomi sono sempre gli stessi, strani e complessi, anche pieni di retaggi della prima repubblica, il malato disteso sul lettino racconta “Questa notte ho sognato un principe azzurro che aveva le sembianze a tratti di Diego Della Valle, e a tratti di Craxi, veniva giù dal Colfiorito su uno splendido destriero bianco e mi portava via. Tutto. Si, quando era Della Valle, anche la Fiorentina.
