Si parlava di Vargas e così Kozak ha aperto la fronte a Pasqual e la strada al peruviano, una scorciatoia che passa però da Alonso e che riporta d’attualità il tentativo disperato di recupero del giocatore da parte della Fiorentina. Si dice che la gomitata sia stata commissionata da un certo cugino a bordo di una Porsche ammaccata, uno strano intrigo internazionale che va ad accrescere la fama non certo limpida del giocatore. Da una parte provo anche simpatia per Vargas, lo sento vicino per quella sua irrequietezza di fondo, perché la mania di fare ragazzate è ereditaria. La puoi prendere dai tuoi figli. Tommaso infatti mi ha raccontato le ultime bravate che ha studiato in Boboli per non fare i compiti, Vargas è ancora più avanti perché non ha bisogno nemmeno delle scuse per dimostrare di non essere un professionista visto che per rimarcarlo si fa addirittura aiutare dal cugino. Comunque Tommaso mi ha chiesto 50 euro come tassa di successione per passarmi le sue ultime tre scuse: (1) Prof, non ho potuto fare i compiti, perché sono morto. (2) Prof, io i compiti li ho fatti, ma la mia è una famiglia molto povera: non abbiamo i soldi per comprare la carta igienica, e mio padre ha la diarrea. (3) Prof, ho studiato, ma mentre ero in viaggio il nostro aereo ha avuto un incidente, e si è schiantato sulle Ande, e per sopravvivere ho dovuto mangiare i compiti. Non raccomanderei certo sesso, droga o ragazzate a nessuno, ma con me e con Vargas hanno sempre funzionato. Che fermento intanto c’è per la prossima partita, neanche nelle cantine di Antinori, c’è una voglia matta di Fiorentina che porterà, si dice, 30.000 persone sugli spalti, un gol di Gomez e viene giù lo stadio, mentre il gol di Pepito Rossi troverà le difficoltà tipiche di chi dovrà farsi largo tra le macerie dello stadio venuto giù dopo il gol di Gomez, a quel puto un gol del Cagliari sarà tecnicamente impossibile visto il cantiere scudetto, anche se Sau è molto bravo e non rinnega le sue origini a partire dal cognome. Adrenalina, tanta, insieme agli acidi urici insiti in una popolazione che fa della bistecca un suo segno distintivo, anche se il terrore non è solo quello per le abitudini alimentari insane come vengono considerate da Antoine, no la bistecca è un incubo anche quando viene considerata un reiterato errore da parte di un soprano. A Firenze c’è anche chi preferisce la carne di cavallo, tra questi, i più esigenti cercano il cavallo da tiro sostenendo che ha una carne che ricorda molto quell’altra cosa il cui pelo tira più di un carro di buoi, i vegani, invece, considerano il cavallo da tiro semplicemente un equino di precisione. Sono un cane sciolto, tifo per la Fiorentina ma non riesco a fare gruppo, a suo tempo ho provato a diventare buddista per fare piacere a Baggio ma loro non avuto piacere che lo diventassi, vorrei beneficiare della filosofia alimentare di Antoine, ma non ho mai studiato filosofia, del resto ho provato anche con la nostra religione, ma anche lì sono stato di fatto impossibilitato da un’anomalia di fondo, perché non si capisce che vantaggio c'è ad avere qualcuno che può camminare sulle acque se tu non puoi seguirne le orme. Secondo il mio modesto parere, a Vargas sono mancati alcuni riferimenti precisi, forse i nonni, che sono solitamente la figura che più di tutte risulterà come la maggiore inibitrice della voglia di luppolo, coloro cioè che con l’affetto e soprattutto le filastrocche eviteranno quelle carenze che poi nell’adulto sfoceranno spesso nell’alcolismo. Mi viene in mente Gastone che mi diceva “Giro giro tondo”, una filastrocca probabilmente introdotta durante una delle due guerre mondiali, utile per insegnare ai bambini che, quando c’è un bombardamento (casca il mondo casca la terra), conviene ripararsi nel sottosuolo (tutti giù per terra). Insomma, a Vargas non è stato fatto leggere nemmeno il minimo indispensabile per la serenità di un bambino, ma soprattutto per l’equilibrio di un futuro uomo, nessuno che gli abbia mai fatto leggere scritte importanti come “Dio c’è”, ma inopinatamente altre tipo “Ceres c’è”. Oggi paghi le conseguenze, soprattutto Della Valle. Noi tifosi siamo pronti anche a passare sopra al modo poco professionale con il quale Vargas ha dimostrato di non rispettare gli impegni presi, lui sa però che non può più sbagliare, perché errare è umano, perseguire è magistrato.