.

.

martedì 24 settembre 2013

Roma città esterna. A Firenze.

I Romani che vengono ricordati in questo blog solo per quel sorriso ebete come Abete che hanno stampato in faccia dal giorno in cui è arrivato Ljajic, in realtà se proprio devono essere ricordati, lo dovrebbero per la pajata o al limite per aver inventato i font di caratteri che tuttora il “Times” adopera, anche se usavano le lettere indistintamente per le parole e peri numeri, e ciò ha creato qualche casino. I libri di cucina riportano che la ricetta originale vuole che l'intestino venga lavato, ma non privato del chimo in modo tale che, una volta cucinato, possa dar forma ad una salsa di sapore acre e forte, normalmente ottenuta utilizzando anche pomodoro. I libri di storia riportano invece la triste vicenda del proprietario della biga targata MI-150, a cui un centurione della stradale fece una multa di cento sesterzi, avendola interpretata come 1001-CL, e cioè una targa dispari nei giorni di circolazione delle sole targhe pari. Adem intanto ha preso casa in via della Scrofa, ma non per questo per lui sarà per forza maiala a Roma. Sempre da Roma, città eterna anche per le smargiassate, c’è chi dopo il 3 a 0 di Ljajic si è lasciato prendere troppo dall’entusiasmo e in sala stampa ha rivelato che Little Tony avrà un figlio da una giovane infermiera. Il concepimento è stato reso possibile da una nuova tecnica di fecondazione in atto solo nella Capitale, la fecondazione sarà possibile grazie all’autista di Little Tony. Sempre sti fraciconi zozzoni, dopo il derby vittorioso e tanto vino de li Castelli hanno presentato sotto la tribuna Monte Mario un nuovo contraccettivo. Si chiama `Arabona', ispirato alla finta di Mati Fernadez, ed è una spirale appunto molto potente, una volta collocata dentro  l’utero, rilascia un ormone lentamente, in modo da garantire l'infertilita' per più di 200 anni. Oppure per 5 anni, ma estesa all'intera provincia compreso tutto il raccordo anulare. Garcia che dopo Falcao, Ljajic e la benedizione di Totti Francesco nonché Papa, è diventato il nuovo Re de Roma, ha voluto incontrare Papa Francesco Totti negli spogliatoi per raccontare che gli è apparso Bersellini nel sonno e che gli avrebbe fatto delle clamorose rivelazioni, non tanto su come rendere più efficaci le ripartenze in modo che le possa capire anche Baconi, ma sulla Sacra Sindone. Garcia sostiene, senza neanche essere passato da li Castelli, che in realtà la Sindone è una polaroid. Diciamocelo, Roma piace perché è una città piena di sorprese, a Marrazzo sono sempre piaciute tanto certe sorprese romane, meno ai giapponesi, ce n’è stato uno infatti che ha avvistato Totti in un negozio di antiquariato e ha cercato di comprarlo scambiandolo per un busto di  Muzio Scevola. Roma è stata definita città eterna non a caso, città nella quale infatti oggi non scorre più il Tevere ma un antitarlo, nominata città ideale 2013 per evitare eventuali attacchi dei marziani sempre che non ci si metta Della Valle a rompere i coglioni con i restauri, perché così com’è i marziani non la toccherebbero mai, le darebbero un'occhiata e penserebbero che è già distrutta. Non a caso Alemanno e la Polverini sono stati messi lì apposta per tenere lontani i marziani. Da Roma partono verso la Milano delle sfilate i nuovi playboy della Dolce Vita, una nuova scuola quella romana che è nata sulle macerie di un vecchio forno dove si cucinava di nascosto la porchetta di Ariccia, ai nuovi latin lover che sanno ancora di finocchietto viene insegnato come si rimorchia una top model portandola a cena e vomitando insieme. Perché dopo una vittoria bella come quella di Bergamo, Deyna e Ludwigzaller sentono il bisogno di parlare della Maggica? Perché gli adulti in fondo non sono altro che dei bambini con un impiego. Io per esempio sono un bambino così provinciale che gioco solo a Boboli, e allora vi chiederete cosa centra Roma oggi prima di una partita importante come quella di Milano, così, tanto per scappare dai mondiali di ciclismo. E poi io parto solo per il gusto di tornare. Comunque ho come la sensazione che in tutta questa discussione su Ljajic, su Roma, sui mondiali di ciclismo, Dio c'e', ma forse non vuol essere coinvolto. Oppure Dio è uno tra Ludwigzaller e Deyna.