Devo dire che ormai per scuoterci le domeniche non basta più nemmeno vincere in trasferta, ne tantomeno vincere consecutivamente perché poi uno si abitua e la vittoria sfocia nella noia, l’unica nota positiva è che se ci legge Leopardi torna ottimista. Se perdiamo si parla male di Montella, se vinciamo ci sono concomitanze così sfavorevoli che non possiamo nemmeno sminuire le vittorie parlando male della squadra che abbiamo battuto, perché per l’appunto è allenata da uno di quelli che vorremmo per sostituire Montella. Iachini che malgrado quel Dybala ha gli stessi punti del Sassuolo, che ha Berardi. Ormai le vittorie sono diventate dolorose come le sconfitte. Speriamo di pareggiare contro il Chievo, forse il pari è davvero l’unico sedativo efficace. Ho sempre un certo timore a dire che ieri un po’ mi sono divertito, come del resto mi diverto leggermente sempre quando si vince, figuriamoci in trasferta. Sarà perché sono nato in San Frediano dove la sera poteva capitare di cenare con il caffellatte. E un po’ mi sono piaciuti anche Ilicic, Mati e il Gila che segna malgrado il gioco dell’allenatore non sia adatto al centravanti. Ma non stava meglio in Cina? Poi le solite amnesie difensive, come chiare si sono paventate le solite difficoltà di manovra in attacco, specie all’arbitro sono state chiare, e per chi non l’avesse capito il gol annullato a Gonzalo rientra tra i falli di confusione della fase offensiva che continua a realizzare tre gol per volta. Ormai anche gli arbitri l'hanno capito. Quello che mi sento di dire nella malaugurata ipotesi che non arrivi Di Francesco, e che il gioco in orizzontale di Montella continui ad alienarci le domeniche con tanto di vittorie in trasferta, non ci resta che chiuderci in noi stessi e lasciare aperto il gas. Ormai per dare contro all’allenatore siamo diventati peggio della Corea del Nord, loro hanno miniaturizzato le armi nucleari, noi le vittorie lontano da casa. Esticazzetti!! Intanto quest'anno, con Lampard, Gerrard e Xavi è finito un capitolo bellissimo della storia del Centrocampo. Il settimo gol di Ilicic in campionato, sesto nelle ultime cinque partite ne sottolinea un finale di stagione importante. Dopo il rifiuto al Bologna sembra davvero aver cambiato atteggiamento, questo e la matematica partecipazione alla prossima EL sono le migliori notizie della giornata. Non per tutti, perché L’EL sarà maledetta in quanto ci porterà via risorse fisiche e mentali per il prossimo campionato, a meno che non vada via Montella e allora faremo certamente meglio di una finale di Coppa Italia persa e di due semifinali di EL. Il che vuol dire che se cambiamo allenatore sarà matematico mettere qualcosa in bacheca, e questo mi rende meno amara la vittoria di Palermo. E malgrado questa festeggerò il raggiungimento dell’EL di nascosto, chi non potrà nascondersi da un vicinato troppo attento, e non vuole farsi vedere nemmeno dalla moglie che si è scolato mezza bottiglia di prosecco, finga pure di averlo usato per cucinare. L’unica cosa è che per coerenza di adoratore indefesso non comincerò ad attaccare pure la società che per bocca di Pradé definisce la stagione in caso di 5° posto come una stagione fortemente positiva. Anche se questo spazio permette di dire che la stagione è stata deludente, qua si può liberamente continuare a dire che i numeri non sono soddisfacenti, e perché no avere voglia anche di allenatori strani, così come c’è chi ha voglia di udon con verdure. Io invece ripiego su un banalissimo tagliolino cacio e pepe.