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giovedì 21 maggio 2015

Il confine

Ho sempre pensato che gli italiani fossero un popolo di santi, poeti, navigatori, allenatori e posteggiatori in doppia fila con le quattro frecce accese a chiudere più macchine possibile. Perché ancora non ero rimasto “imbottigliato” dentro ad una galleria in fase di costruzione, da un mezzo strano che perfora la parete rocciosa per l’inserimento delle cariche esplosive. E che non si sposta fino a quando non ha finito. Il raddoppio del Frejus è già stato scavato, la TBM lato Italia è uscita, adesso vanno realizzati i bypass che collegano la nuova galleria con quella utilizzata attualmente. Stamani c’è la prima “volata”, mentre lo scavo dei 12 km è stato realizzato con la fresa (TBM) i cunicoli che uniscono le due canne vengono realizzati con l’esplosivo. Ieri sono stato dentro un bel po’ per finire tutte le verifiche che mi riguardavano (telefonia, sensori ambientali, allarmi di stato porta ecc), all’uscita non un suv nero opaco con le quattro frecce davanti a Prada. Insomma sono uscito dopo le 20:00. Stamani arriva l’esplosivo scortato dalle Forze dell’Ordine, fino a quando non termineranno di realizzare il deposito interno e non gli metteremo in piedi il sistema di videosorveglianza. Perché non sono rimasto dentro ancora? Avrei evitato di assistere all'ennesima vittoria della Juve in coppa Italia, malgrado la Fiorentina questa volta non c'entrasse niente. Sicuramente avrei evitato di leggermi di rinterzo il commento del senese che mi avete gentilmente recapitato sul blog. Al quale dovrei rispondervi con il solito commento di Bucciantini. Delle volte stare dentro a una montagna è meglio. Fuori abbiamo creato un mondo di ossimori. Buon lunedì, traffico scorrevole, armi intelligenti, sviluppo sostenibile. Matrimoni felici. Dentro i pensieri rimangono dentro, posso addirittura pensare che Montella rimanga in Viola alla faccia vostra, anche se già gli avete  fatto il funerale. Mentre i pressostati dei rifugi sono stati correttamente attivati. Mentre fuori la Juve continua a vincere malgrado Pioli. Fuori è tutto troppo di corsa, perché alla fine passiamo la vita a cacciare allenatori, ad odiare i ragionieri marchigiani, e soprattutto a farci domande sull'amore, per poi renderci conto che le risposte ce le avevano date tutte Sandra e Raimondo. Quindi se delle volte non mi trovate non è solo per evitare di leggere i soliti polpettoni senesi, è perché sono dentro ad una galleria a rispolverare le mie migliore intenzioni. A cercare il confine tra il serio e il faceto. Perché anche dentro una montagna c’è un confine. Non facile da trovare. Non facile da calcolare. Ma io li seguo sempre anche dentro ad una montagna quelli che non tornano mai sui propri passi, metti che perdono il portafogli.