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mercoledì 20 maggio 2015

Cognigni come Gesù

E’ davvero strano il mondo, la curva Fiesole se la prende con uno perché veste i panni del ragioniere, a Torino un giovane disoccupato gira vestito da Gesù e la polizia lo ferma cinque volte in un giorno. E poi ti chiedi perché uno si veste da Black Bloc. A me più di Cognigni mi danno fastidio quelli che ti chiedono "Dormi?" mentre stai dormendo. Ma ognuno ha le sue fisse. E’ proprio diventato uno strano posto la curva di uno stadio, diciamo come uno spogliatoio maschile di una palestra dove ormai è un po' come cercare il pelo nell'uomo. Io sono molto meno sicuro di come si gestisce correttamente una società di calcio, anche meno depilato, mi manca cioè la visione strategica tipica del curvino, sarà che io dal curvino non riuscivo a vedere neanche la partita, figurati indicare organigrammi e licenziare figure di fiducia. Io che pur essendo nato nel cuore del mondo, e malgrado Dante, davanti allo scrivere "Marilyn" mi chiedo sempre dove vanno la "i" e la "y". Mi sento invece di suggerire a Foco, nel caso gli capiti all’improvviso la possibilità di uscire con una ragazza vogliosa poco prima del turno di notte, di chiedere a Lotito di farselo spostare al pomeriggio del giorno dopo. Sono anche convinto che chi da la caccia a Cognigni è perché si sente frustrato dal fatto di non riuscire ad intercettare mai una ex che attraversi la strada mentre lui passa in macchina. Di teorie sui mali della Fiorentina ce ne sono anche molto più fantasiose e interessanti di quelle che prevedono un ciclo di chemio per curarsi dal Cancrigni che avrebbe avvelenato i linfonodi della passione. E comunque la teoria più interessante per me rimane sempre quella del Bambi che per risparmiare sull’abbonamento della palestra di una sua ex la convinse sostenendo che il culo lo si rassoda solo con le pacche sul sedere durante la pecorina. Facendogli credere dell’esistenza di una lobby delle palestre. C’è gente che si sveglia pensando a lui Cognigni, e gente miope come me che invece si sveglia pensando a lei in quanto la brioche giusta. E a proposito del non capire certe linee guida mi rimane difficile comprendere perché di fronte ad una società sempre più multietnica l’input sia stato quello di italianizzare la rosa solo per andare alla ricerca di un certo spirito di appartenenza perduto. Lo devo spiegare anche alla Rita che il concetto di società multietnica non consiste nel mischiarmi i calzini del cassetto. E a proposito degli ultras manager, si vede che io non lo sono, mi manca proprio la loro preparazione. Ieri Tommaso mi ha chiesto cosa significasse “procrastinare”. Sono stato costretto a rispondergli: “Te lo spiego dopo”.