Sono uno strenuo difensore della biodiversità, questo blog rappresenta un presidio di tutela dell’opinione più disparata. Il confronto tra punti di vista prospettici lontani mi da modo di preservare la natura organolettica delle risposte tipiche di questo polmone verde. Il Bambi che non ha un blog, e quindi vive la frustrazione di chi è impossibilitato a confrontarsi giornalmente con opinioni diverse, sostiene per esempio che Neto sia incolpevole sul 2 a 0 zero del Siviglia, perché secondo la sua ricostruzione dei fatti avrebbe risentito ancora della finta di Messi a Boateng, e quindi sono più i meriti dell’argentino che non a caso è considerato immarcabile. Insomma, il Bambi in mancanza di uno spazio adeguato come questo, è da tempo che mi sollecita il confronto con un vegano, vorrebbe attraverso me fargli sapere che almeno la porchetta non produce il polline al quale lui è allergico. Semmai essere così controcorrente come lo è chi ritiene il nostro allenatore più un valore che un limite, espone il soggetto al rischio di prendersi un raffreddore. Non importa se uno è in minoranza, non è un problema se la quasi totalità dei tifosi se la prende con l’allenatore, io almeno sono abituato. Siamo 7 miliardi nel mondo ma se mia mamma sente passare un'ambulanza sono morto sempre io. La colpa è molto spesso sempre di uno solo nel calcio e ne sono consapevole. E certe piccole produzioni del pensiero contrario vanno preservate, come giustappunto un presidio slow tifood, l’importante è non provare mai quella sensazione di inadeguatezza che si prova facendo colazione con i cereali al posto della brioche. Sono dell’idea che se non ce la stiamo facendo non ci rimane che lanciarci dal piano B. Cosa volete che sia perdere così nettamente una semifinale di andata di Europa League davanti a un futuro che vedrà crescere flotte di Charlotte Musumeci, Charlotte Garritano, Charlotte Peluso, Charlotte Pappalardo e Charlotte Mancuso. Magari sono stato anche un po’ frainteso, sempre con tutta questa mia voglia di tatto, forse mi hanno sentito sostenere che il miglior reggiseno è un paio di mani, e allora borda un altro 3 a 0. Ma io quando l'altro giorno a Porta Romana dicevo di voler toccare con le mie mani, non intendevo il fondo. Per esempio io sono tra i pochissimi che non ce l’ha con Gomez, perché capisco che la sua esperienza fiorentina è costellata da tanti episodi sfavorevoli, primo tra tutti quello di avere avuto Neto come compagno e non come avversario. Il calcio è bello proprio perché quello che per me è un pregio per un altro è un limite, e così giovedì prossimo Marione potrebbe fare la tripletta della vita, portarci ai rigori, e Neto stando rigorosamente fermo sulla linea di porta, intercettare tutti i tiri dagli 11 metri che gli battono addosso. Prima di andare in finale l'ultimo spenga la luce in fondo al tunnel.