Se è vero che la nostra manovra è priva di schemi offensivi allora ha ragione anche la moglie del macellaio di Borgo San Frediano, quella bella tutta in marmo (non la moglie) quando sostiene che i figli dei vegani li porta la cicoria. Le oltre 100 occasioni da gol avranno un po’ destabilizzato i contabili della conclusione a rete, che per contarle avranno utilizzato la sequenza di Fibonacci. In un pomeriggio dove persino Montella sembra meno incapace del solito, ed Ilicic affianca Gomez nella classifica cannonieri. E’ vero invece che lo sloveno e Gilardino potranno risultare molto utili in questo finale di campionato, un Ilicic che a furia di correre senza freni ha finito la partita con tutti i moscerini spiaccicati sull'ebbrezza. In generale si conferma la mancanza di precisione al tiro anche se Agliardi ci ha messo del suo, Salah non riesce più a trovare lo spiraglio giusto con quella facilità impressionante che ci aveva mostrato non appena arrivato. Speriamo la ritrovi tutta a Siviglia. Penso che le cause del periodo difficile della squadra siano una faccia troppo in ombra della medaglia, quella che conosciamo meno malgrado in molti tendono a semplificare, e specie quelle psicologiche non le possiamo proprio sapere anche se il calcio è bello proprio perché invita chiunque a dare ricette miracolose. La differenza che rimane, malgrado la fila allo sportello del bar dove rilasciano patentini, quella maledetta differenza che comunque c'è tra chi sta dentro lo spogliatoio sul serio e chi invece segue le partite stravaccato sul divano, è la stessa che c'è tra la bicicletta e la cyclette. Io non uso nessuna delle due per esempio, al massimo posso guardare la Parigi - Roubaix stravaccato sul divano, col rischio di addormentarmi e di risvegliarmi con il mal di schiena per colpa del Full HD che ti fa sembrare di aver dormito sul pavé. Ieri però è stata una di quelle giornate dove abbiamo messo la freccia, di quelle dove anche i ciclisti hanno mantenuto la destra, una metafora che mi fa tornare in mente quando il piccolo Tommaso aveva già chiari alcuni schemi base. Più di Montella. Una volta mi chiese che cos’era il Tom Tom, cercai di semplificare il concetto raccontandoglielo come una favola, che cioè quella scatola misteriosa mi serviva perché mi diceva cosa dovevo fare. Le sue parole di bambino innocente furono che allora la scatola misteriosa faceva proprio come la mamma. Ecco quello che ci vuole, un po’ più di fiducia in chi ha ampiamente dimostrato di conoscere bene la strada come la mamma. Non ci resta che farsi trasportare dal Tom Tom fino a Varsavia. Certo, la vittoria con il Cesena dopo quattro sconfitte consecutive è il minimo che potevamo attenderci, però ci aiuta a dimenticare quelle sconfitte che ci hanno portato a vedere tutto nero. Invece c’è anche Scarlett Johansson là da qualche parte. Come se fossimo quelli sfigati che ogni volta che volano con la fantasia arrivano i terroristi e dirottano l'aereo. Come se avessimo comprato un impianto ad alta fedeltà per scoprire che ci metteva le corna. Giovedì ci giochiamo una semifinale di Europa League. Non ci sono fallimenti. Ci sono bilanci affrettati.