In risposta alle parole dure di Montella rivolte al pubblico è uscito puntualmente il comunicato della Curva Fiesole. A margine di una cena dove al posto del fumetto, per la preparazione si è usato il fumogeno di pesce. Il duro comunicato che è stato in parte ammorbidito dal Verdicchio, ha scosso la serata. Lo ha letto Filippo Pucci con la fierezza di un araldo, anche se la voce impastata dai solfiti lo ha un po’ stemperato. Da un grido che doveva essere di battaglia si è trasformato in uno di Fazi Battaglia. Specificando che i fischi non erano rivolti alla squadra ma a Standard & Poors dopo che in giornata era stato confermato il rating della Fiorentina in rapporto ai risultati raggiunti. Disegnando un cazzo sul foglio. L'insoddisfazione fa brutti screzi. Il ranking Uefa stagionale dice un’altra cosa, molto diversa. Ma non è un problema mio perché io non sono così insoddisfatto. E se la colpa di un allenatore è di aver raggiunto questo ranking, lo archivio tra i meriti anche senza bisogno di Verdicchio. E poi non vorrei che il tifoso Viola esasperato alla fine fosse costretto ad andare a notte fonda sul balcone per gridare alla luna il nome del suo prossimo allenatore preferito, perché poi esce la vicina e gli tira un vaso di gerani. “Tanto vale tenere Montella”. Questo è invece il comunicato stringato del “Comitato dei Vicini di Casa di Quelli che Gridano il Nome del Sostituto di Montella alla Luna”. Un Comitato che nasce per salvaguardare la panchina Viola e la tranquillità del sonno notturno. Io la capisco anche questa voglia di aria nuova, lo so benissimo che questo è il periodo dove il clima ci fa desiderare di vivere all'aria aperta. Ma se non riesci e far uscire il divano dalla porta allora niente. Mi tengo Montella. Chi vede tutto buio in questa stagione, di contro mostra grande ottimismo nella soluzione della causa che l’ha oscurata questa ridente buca d’Arno. Devo dire che un Di Francesco però è davvero troppo ottimistico come rimedio, un po’ come quelli che dopo due settimane dall'iscrizione ti chiedono se si vede che stanno facendo palestra. La mia opinione in merito è chiara, lanciare la candidatura di nuovi allenatori è cercare pillole di saggezza e trovare solo supposte. E’ palese la sottovalutazione di quanto è stato fatto, so anche che su questo stato di cose molto incide la grande delusione che si prova quando si arriva molto vicini al confine del vincere. Lo so quali sensazioni tristi ci attraversano in questi momenti, appiccicose come certe giornate afose fiorentine. Se ci sarà unità d’intenti tra l’allenatore e la proprietà quelle distanze potrebbero essere azzerate e finalmente potremo attraversare quel benedetto confine che ci separa da certe gioie che fanno tanto bacheca. E poi aspettare un po’ per vincere non ha mai fatto male a nessuno. Anzi. Ieri ho telefonato al numero verde dell’Arval e adesso sono in grado di suonare il Bolero di Ravel senza partitura.