L'altra faccia della semifinale, quella più arida e risolta solo perché non se ne poteva più fare a meno, una partita che altrimenti ci avrebbe accompagnato per tutta l'estate come una crema doposole. Sarebbe maturato il grano e accorciate le giornate. Ma l'estate ha altri programmi in serbo, soprattutto amori che devono poter nascere e morire senza che ai due Papi si freddi la pizza e si riscaldi la birra in attesa della loro finale. In modo che Cesare Prandelli possa continuare dalla Turchia a raccontare cose del suo di Mondiale, sgradevole e dal quale è fuggito, perché le parole di Prandelli su Rossi, gratuite, così lontane dall'Oltrarno, dimostrano che non ha imparato niente da Scolari, dimostrano solo che è una persona che pretende di risolvere le parole incrociate direttamente a penna. Un presuntuoso. Per molti è invece un rebus d'uomo, difficile da risolvere anche se Diego aveva suggerito subito la soluzione. O più semplicemente Prandelli è vittima del suo codice etico, fuma marijuana perché non si possono mettere le manette alla natura. Le sue conferenze stampa sono intrise d'angoscia, come quella di chi ha fatto l'amore la prima volta, di notte, al buio e da solo. Oppure come chi ne ha prese 7 dalla Germania. Ormai ha la stessa faccia di un tassista abusivo, ma senza averne l'integrità morale. L'uomo del resto si era già svelato quando ancora girava per Firenze di notte tutto sudaticcio e con un coltellaccio in mano, ma per molti era sembrato semplicemente un cuoco. Purtroppo tocca parlare ancora di lui, si, per colpa del suo evidente rancore che ci arriva dal Bosforo, chiudo e spero per sempre l'argomento, lasciando ai turchi il grande privilegio di regalargli le chiavi della città, chiudo e considero oggi a maggior ragione quello che fu l'addio di Cesare dalla Fiorentina come un successo paragonabile alla fine della seconda guerra mondiale, ma senza il bombardamento di Dresda. Prandelli ha una grande capacità e gli va riconosciuta, quella di saper dividere, e a Firenze che non aspettava altro, è successo come a chi si fidanza con una ragazza orrenda, ma che per lui è la più bella del mondo tanto da tappezzarne la casa di ritratti. Per molto tempo gli amici fiorentini hanno pensato che avesse una collezione di Picasso. Nell'estate del Mondiale adesso rimane solo uno steccato, una finale, dove ci sarà chi vince e chi rimarrà stecchito. Io intanto dopo un'intervista di Prandelli corro a farmi una doccia.