.

.

lunedì 14 luglio 2014

La Germania è più affidabile anche della Golf


Alla fine ha vinto la migliore, ha vinto la finale chi ha sbagliato di meno, possiamo criticarli solo per i loro calzini portati con i sandali, e diciamo che alla fine è stato felice anche il Bambi che abbia vinto la locomotiva d'Europa, visto che lui li ha perso quasi tutti i treni della sua vita, e visto che Ingrid gli è rimasta nel cuore, Ingrid quella del Tampax con il filino bianco che lui tirava per fargli muovere le braccine, quella con la madre severa come la Merkel. Ieri mi ha chiamato per parlare della partita vinta grazie al gran gol di Mario Gotze, ma soprattutto lo ha fatto per dividere con qualcuno i ricordi dei momenti più belli trascorsi con lei, e che riaffioravano in mezzo ai festeggiamenti dei tedeschi in Oltrarno. I tedeschi sono sul tetto del mondo per la quarta volta, anche se il Bambi aveva apprezzato di più la quarta di lei, le tette più belle del mondo. Da tipico comunista fiorentino non sono mancate anche certe considerazioni, e allora ha voluto ricordare che i tedeschi hanno anche scheletri negli armadi oltre alle coppe del mondo, la mamma di Ingrid per esempio, quando il Bambi andava a trovarla a Berlino lo marcava stretto come Boateng, e quando cercava di toccare le cosce tornite della figlia, lo affrontava con lo spray al peperoncino che gli spruzzava negli occhi. Dopo la relazione con Ingrid è rimasto traumatizzato per tanto tempo e a tal punto che non ha toccato più cosce fino a quando non comprò la maschera di un saldatore di marmitte di via Senese. È stato veramente contento il Bambi che la Germania abbia vinto il Mondiale, e quando ha sentito che mancava Sami Kedhira se n'è talmente dispiaciuto da fare il gesto dell'ombrello all'inquadrata Merkel. E come non essere felice? Al solo pensiero di quando lei lo chiamava teneramente "Mio piccolo mafioso", la madre che invece non era così coinvolta sentimentalmente, lo chiamava solo "Pizza" di nome e "Mandolino" di cognome, il babbo si limitava ad un più distaccato e allo stesso tempo classico "Spaghetti". Ha festeggiato tutta la notte mescolato con i tedeschi ai quali ha cercato di raccontare la sua storia con Ingrid, in una Piazza Santo Spirito tutta luppolo e malto. Un Bambi scatenato e ancora dispiaciuto per l'uscita di Kramer, dopo che questa volta aveva manifestato il suo disappunto con tanto di dito medio rivolto alla Merkel. Poi in preda alla felicità e senza più freni per la vittoria della "sua" Germania dove ha lasciato un pezzo di cuore, mi ha raccontato perché era finito quell'amore, è successo quando non ce l'aveva fatta più a tenersi dentro tutto quell'amore comunista, e quindi aveva voluto esternare l'affetto nei confronti di quella famiglia che lo aveva accolto con tanta sensibilità. Lo volle fare alla sua maniera, quella imparata in San Frediano e alimentata a lampredotto, lo fece una sera quando al padre volle dire una cosa tra uomini: "se la amo la amo", e poi aggiunse "faccia di me quello che vuole", come la sera prima quando lo aveva fatto inginocchiare davanti alla madre. "Faccia di me quello crede", come quando al ristorante voleva sempre la bistecca ben cotta. "Faccia di me quello che vuole, faccia di me quello che vuole", poi guardò il nazista e aggiunse, "faccia di me...e...e...rda.