Si all'imprenditoria sia chiaro, sono favorevole ad incentivare l'apertura di nuove partite Iva, imprese giovanili o meno, maschili o femminili, si ad iniziative nuove come chi fa la pulizia della rete, gente che si prende la briga di imbracciare una Vaporella e combattere l'acaro che è in noi. E ora che siamo igienizzati, adesso che è finita la ricreazione anche per i primi veri colonizzatori della rete, dopo aver reso onore a chi combatte quel nostro modo di esprimerci zozzo che come l'acaro si manifesta con un apparato boccale adatto a scavare, succhiare o pungere, noi veri sudicioni dentro dobbiamo prendere delle contromisure se vogliamo continuare ad esprimerci volgarmente. La rete lo sappiamo è variegata, oggi c'è anche quella a doghe che richiede una certa professionalità per la sua manutenzione visto il pericolo di liberarla dagli acari a favore dei tarli, quindi vorrei cominciare a scrivere nascondendo il vero significato delle parole dietro a siepi di alloro*. Un altro esempio furbo di questo mio nuovo stile in codice etico antivapore potrebbe essere l’uso di frasi interpretabili tipo “coda sull’A 4” in modo da depistare l'acchiappaacari verso consentite divagazioni di traffico, e in realtà fare riferirmento a quello scodinzolante modo di scrivere su un foglio A4 la bozza dell’editoriale, un servilismo, il mio, verso i padroni di Casette d’Ete, che vorrei tenere nascosto a chi vigila con così tanto senso del dovere sulla pontellizzazione delle reti a doghe. Quando dico Franco Ligas poi, intendo affrontare in maniera codarda i problemi che ci sono in Lega, e nessuno può farla franca, anche se è femminile, quando si fa del razzismo. Per parlare di “onanismo” ed evitare il bocchettone a 100 gradi puntato in faccia canterò “ona ona ona ma che bella Rificolona”. Per quanto riguarda l’archivio fotografico del blog, dichiaro di essere un alcolizzato, un tossicodipendente, un’amante della Fiorentina a prescindere da Prandelli, e come ulteriore attenuante dichiaro lo stalking perpetrato dalla Rita, da quando si rese conto cioè che San Frediano non era il quartiere bene che le avevo tanto decantato, insomma, quella Notting Hill priva di acari che avevo millantato. Ricordo ancora che si convinse a sposarmi quando le feci credere che in via de' Serragli ero cresciuto su un materasso ad acqua. E così oggi sarà l’ultima volta che l’editoriale uscirà in Rete, troppo vapore, da domani se lo vorrete leggere dovrete recarvi alla chiesa di Serumido in via Romana, e lo troverete nascosto tra i salmi. Il pericolo della pedofilia in Chiesa è certamente meno grave di un antiacaro. La foto del Santo dietro l'altare sarà quella di Prandelli, il Diavolo sarà rappresentato da Diego Della Valle insieme all'immagine di Mastrota a significare che il diavolo fa le pentole ma non i coperchi, perché a quelli ci pensa l’ex della Estrada. Ho fatto una simulazione del primo editoriale della svolta etica e come potete vedere, la famiglia tipo è subito accorsa in prima fila, è evidente come la luce nei loro occhi sia quella di chi ha riconosciuto una moralità trattata a 100 gradi, la persona di colore defilata rappresenta il trattamento intensivo capace di debellare anche l'acaro che è in Balotelli, la persona nelle retrovie è un monito che sta lì a ricordarci la saggezza popolare dell'acaro anziano al quale se necessario va affiancata una badante georgiana, che oltretutto usa anche l'anticalcare in bagno.
* Nascondersi da loro