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domenica 6 luglio 2014

La duna

È un privilegio addormentarsi con il rumore del mare, un po' come tifare Viola, il mare alle 6 di mattina da il meglio di sé, mentre la Fiorentina è più pigra, oppure molto semplicemente si lascia solo desiderare di più, e il meglio lo da poche volte nella sua vita. Il mondiale invece, alla fine si dimostra troppo scontato, neanche una sorpresa, e così sceglierà la sua migliore tra squadre che avrebbe potuto prevedere anche Lud. Intanto il sole si alza tiepido e puntuale, l'uccello no, quello è come per le vittorie della Fiorentina, capita di rado. Comunque ne avevo proprio bisogno di questa vacanza, a prescindere dalla pigrizia sessuale che supera di gran lunga quella intestinale, la duna dove mi trovo, tra la macchia mediterranea, mi fa pensare alla presunzione arrogante della famiglia Agnelli nel pensare di chiamare così una macchina di merda come quella. Avevo bisogno di staccare un po', anche la Rita del resto, lei però non può farlo perché pur essendo sulla duna con me, non può godere degli stessi privilegi visto che avrebbe avuto bisogno di staccare soprattutto da me. Ti accorgi che è il momento di staccare e di scappare sopra una duna quando non riesci più nemmeno ad aprire la porta di casa, quando cioè ti aggiri come uno zombie tra le abitudini e lo stress, e alla fine usi le chiavi della macchina per farlo. Poi quando neanche il Polase basta più a farti aprire la porta di casa, succede che per far riparare la serratura che pensi sia rotta, vai a chiamare un fabbro, ma non riesci a farlo perché per aprire la portiera della macchina usi le chiavi di casa. Per fortuna camminare fa bene, e allora gli ho detto di venire subito. Poi succede che ti guarda smarrito perché non può aiutarti, del resto l'ortolano di via Sant'Agostino ha sempre fatto altro nella vita.