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lunedì 1 aprile 2013

Una brutta partita culona

Una brutta partita culona non potrà cancellare certo un campionato da stropicciarsi gli occhi, e non un campionato incerto, uno di quelli con Montella e non con Mandorlini in panchina, quindi un campionato con un bel culo a mandolino. E allora è chiaro che molte delle critiche, anche quelle che contengono molto acido citrico sono dettate dall’amarezza della sconfitta, tolte quelle di chi invece fa colazione con un cappuccino il cui lattice trattiene per affidabilità di ruolo tutti i tratti tipici della testa di cazzo, chi, insomma, alla fine è costretto all’uso della Citrosodina come arma di distruzione di massa per digerire gli enzimi della propria immagine allo specchio. Trovo comunque ingenerose quelle critiche del dopo Cagliari che non si limitano a rimanere abbarbicate alla sconfitta, anche ferocemente, ma che vogliono tirarsi dentro giudizi di bocciatura totale della stagione  e dell’allenatore, si, lo trovo ingeneroso come lo è stato da parte di Berlusconi apostrofare con un “culona inchiavabile” la cancelliera Merkel, che come possiamo invece vedere da una rarissima foto che ha scovato la Bice a casa di un Di Pietro che l’ha sempre amata, e che per lei aveva mandato affanculo persino la famiglia dei congiuntivi, mostra un certo suo perché anche se di foggia teutonica, una donna tonica e che Tonino assicura nell’intimità essere persino frizzante come l’acqua tonica, un tronco di donna di sana e soprattutto robusta costituzione, anche se può prestare il fianco a critiche soprattutto sulla struttura importante del suo fianco. Insomma, la Fiorentina non può certo diventare inguardabile tutta d’un tratto come a suo tempo non è stata affatto inchiavabile la cancellierona, che avrà certamente avuto le sue belle attenzioni sessuali tra i wurstel e i crauti di una gioventù germanica, attratta si dice, dopo una ricerca non certo distratta, dalla sua autorità, dal suo essere dominatrice proprio in un mondo fetish come quello della politica. Personalmente trovo più inchiavabili le frequentazioni di Marrazzo e più inguardabile la Fiorentina di Delio Rossi che tra comportamenti indecenti e scuse del cazzo mi è sembrato, a proposito di cancellerie, uno da cancellare dalla nostra storia recente. Certo il ginocchio della Merkel sarà meno sensuale di quello di Jovetic e ci provoca meno apprensioni di quello di Pepito, comunque sia ci vorrebbe molto più equilibrio nelle critiche, anche più umiltà, e come un gol fortunoso in mischia, di quelli che cambiano il risultato ma che non dovrebbero comunque cambiare il giudizio, così come in momenti di magra, di astinenza forzata e prolungata vorrei sapere in quanti di voi avrebbero detto di no ad una Merkel così giunonica e germanica nella sua libertà sessuale messa a vostra disposizione proprio per interrompere il circolo vizioso dell’autoerotismo. No la Merkel non è inchiavabile, e se proprio devo esprimere un giudizio tranchant allora me lo spendo a favore di quell’ex che domenica verrà a trovarci e che definirei, lui si, un vero e proprio pezzo di Merkel.