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giovedì 25 aprile 2013

La festa di Brizi e di Galbiati

Da un Paese in declino alla declinazione che ne consegue, e così è arrivato anche Letta, un participio passato come lo sarebbe stato del resto Amato, forse come lo stesso PD, ma noi gente con la sciarpa Viola al collo, sull’onda di quello che fu, surfiamo sul participio passato sperando nella Puppato, nel senso che domenica sera Delio Rossi ce l’abbia puppato tutto dopo aver preso due sberle da Ljajic. Può darsi che Letta duri meno di un omo sott’acqua, un po’ come il vantaggio del Milan, e soprattutto in mezzo a tutto questo precariato, con questo Governo di CoCoCo, una precarietà politica purtroppo già Letta, festeggeremo la Liberazione, che poi è come improfumarci tutti per andare a letto con Lorena Bobbit. E ironia della sorte proprio mentre si preannuncia una finale Champion tutta maledettamente tedesca, festa della Liberazione che non intende comunque rendere omaggio a figure come quelle di Brizi o di Galbiati, e comunque prima di festeggiare bisognerebbe  liberarci dell'esercito composto da 906 diplomatici italiani, una casta da esportazione che oggi guadagna più della Merkel, ambasciatori e funzionari del Belpaese all'estero che pesano sul bilancio dello Stato per 1,7 miliardi di euro l'anno. La Bice, intanto, in tarda serata, mattina presto per il Gat , mi ha riportato indiscrezioni che hanno visto Napolitano tentennare davanti alla candidatura del primo Premier in coppia, si, per la prima volta sono state proposte due figure contemporaneamente a garanzia di un compito così delicato, come secondo la Bice è sembrato parecchio indelicato da parte della Mussolini presentarsi davanti al Presidente con la candidatura del fratelli Coen, ma soprattutto con la T-shirt “Non è un paese per vecchi”.  In questo momento di participio passato allora  utilizzo Hopper,  un pittore che dentro di se porta la speranza, per trasformare la nostra nella realtà di una raggiunta qualificazione Champion. Poi, invece, una semplice domanda di servizio, domani devo stappare una bottiglia per cena, una tra Krug, Dom Perignon e Cristal che son lì che mi guardano da tempo, e vista la giornata, se qualcuno volesse liberarmi da questa occupazione di pensiero gliene sarei grato. Un consiglio non si nega a nessuno anche se so già che qualcuno mi risponderà dipende da quello che mangi, ecco bravi, liberatemi anche da questo pensiero, cose semplici mi raccomando, che possano esaltare la bottiglia, penso a qualcosa in contrasto proprio con la sacralità della bottiglia stessa. Una bruschetta sarebbe un azzardo? Una scelta, forse, in tempi di pontellizzazione anche eticamente corretta, ah, la Bice mi ha rivelato poi che è vero di Corvino e del suo interesse per Lewandowski, ma il merito non era suo come ci spiega giornalmente durante il suo giro il metronotte bolognese, ma che era un grande lo avevano già visto e soprattutto ci avevano fatto un film proprio i fratelli Coen.