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martedì 9 aprile 2013

Integratori naturali

E’ stata la domenica dei falsari, un raduno, un concentrato fatto con pomodori cinesi, ridicoli contraffattori che spacciano servilismo e interessi, per un’informazione che trasuda rabbia da tutti i porri dopo il pareggio Viola, un giornalismo che fa fatica a nascondere l’alitosi e la pesantezza del fegato gonfio e pronto per essere immesso sul mercato dell’alta gastronomia. Sofisticazione della materia prima verità, come quel bloc de foie gras di un Civoli dal capello post Awanagaiano, sotto le luci della ribalta di uno studio che ribalta la verità, lo studio della DS più triste della sua storia, dove manca solo che Paola Ferrari ruzzoli con tutto il carrozzone e anche la carrozzina insieme a mamma Rai dalla scalinata della Corrazzata Potemkin, dove si fa a gara a chi dice la cagata più pazzesca, dove l’approfondimento più centrato è il rutto libero, la cucina più raffinata la frittata di cipolle e il calcio c’entra come il culo con le quarant’ore. E sotto quelle luci si riflette anche la bava di quell’altra escargot di uno Zazzaroni, ironia della sorte proprio mentre nessuno dello studio riflette minimamente su quanta bava gli esce dalla bocca. Quella stessa Rai che è costretta a convivere con il jat lag delle immagini quando il mondo intero le ha già viste e riviste fino allo sfinimento, che significa vivere la professione dentro ad una parodia cercando di nascondere il risultato all’unico sordocieco della Lega del Filo d’Oro che si è distratto con Amici pensando alla strabiliante somiglianza  di un concorrente con Renzi che indossa il giubbottino di Prandelli, e non è certo solo la Rai a perseverare nella truffa dell’informazione anche se con l’aggravante della gabella del canone, perché la farsa è ormai trasversale, anche Mediaset e Sky sono immondi lazzaretti dove putridi abitanti di un sistema televisivo marcio sono sempre più proni agli interessi dei potenti. E allora si strumentalizza un episodio certamente riprovevole e da punire come quello successo nella tribuna autorità del Franchi, ma senza però che Beretta o il sito ufficiale del Milan ci diano lezioni di civiltà, che pensino piuttosto ad apprezzare e rifarsi all’equilibrio di un Moratti che parla di malafede della classe arbitrale e di un disegno per favorire il Milan, un equilibrio condito come un risotto con lo zafferano estratto da denti gialli come un libro di Agatha Christie. Già, quel Milan che invece di alimentare la polemica urlando come un pescivendolo sul proprio sito ufficiale puzzolente fatto di comunicati copiaincollati da Cronaca Vera o suggeriti da Platinette, avrebbe dovuto accettare le pronte scuse presentate dalla Fiorentina e abbassare i toni, e magari suggerire al proprio focoso dirigente massimo di non frequentare gli stadi se non è in grado di sopportare neanche un bambino che lo prende giustamente per il culo, facesse una bella passeggiata in Santo Spirito quel monte di sudicio, lui insieme a tutti i lacché delle televisioni, e si portasse anche Beretta senza spararsi, del resto du’ scapaccioni dati bene non hanno mai ammazzato nessuno e fanno meno male al calcio di una squadra allenata da Stramaccioni, parlasse del derby di Roma, Abete, parlasse di Augustarello, oppure d’er Fanello o d’er cinese che fa il rigattiere proprio come lui, si, parlasse di “er più, storia d’amore e di coltello”, del derby delle puncicate e si sciacquasse la bocca prima di fare della filosofia spicciola dopo aver letto solo testi scritti da Gigi d’Alessio. Si mettesse anche lui un bel cappello da capotreno e cominciasse a zigzagare per le stanze del potere e  peppepepepepé e peppepepepepé, e via un bel trenino con Marrazzo che li pigia da dietro, la facciano finita tutti questi mentecatti tanto sono meno credibili di Vanna Marchi e dello zio Michè di Avetrana. Ho parlato di falsari e aggiungo ricettatori di professioni rubate, e se a Bettega hanno trovato uno Chagall rubato, appeso guarda caso proprio accanto a trofei juventini provenienti dallo stesso ricettatore, chi parla di Firenze e di Fiorentina così a sproposito è scusabile solo perché evidentemente ha un gran bisogno di potassio. E Firenze, si sa, è generosa e non si tira mai indietro quando c’è da aiutare chi è in difficoltà, Firenze che non ha solo Neto ma anche un gran bel bananeto, l’invito quindi è quello di ciucciarci la banana. Tanto per reintegrare.