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giovedì 18 aprile 2013

Sepulveda

Ora rimane una sola speranza, quella che dopo la Gabbanelli si ritiri anche Marini dalla corsa al Colle, ormai l’unico modo rimasto per disinnescare il suicidio collettivo organizzato da Bersani, mentre quello organizzato da Moratti per il popolo nerazzurro prosegue a gonfie vele grazie allo Strama, che a differenza di Casaleggio è più rassicurante per le altre formazioni di quanto non lo sia il guru di Grillo per le altre formazioni politiche. Intanto l’infermeria della Fiorentina si svuota proprio come l’androne del PD che vede questa volta  Vendola e il suo gruppo andarsene sbattendo la porta, mentre la Fiorentina proprio grazie alla compattezza del suo gruppo può aspettare senza particolari ansie il rientro degli infortunati, senza forzare insomma, dopo che la partita di Bergamo ci ha lasciati belli tranquilli a prescindere da Stramaccioni o dal crollo laziale. A Bologna, invece, forse solo tra qualche settimana arriverà l’eco che Seferovic ha vidimato con una tripletta le capacità di pesca di Corvino, sempre che la stagista non abbia voluto rovinare la nottata al bolognese fornendo informazioni in tempo reale invece della solita differita certo più comoda per metabolizzare l’evento e rispondere in merito parlando delle differenze sostanziali tra il cotechino e lo zampone. E dopo il ritorno di Castillo in Italia, c’è stato anche il grande ritorno della Bice, che anziché a Trapani come Nacho, regala al blog il suo solito quanto sempre più raro servizio verità sull’ultima idea del giornalista bolognese maturata a notte fonda e che fonde la crisi politica italiana con la sua di uomo alle prese con una donna sempre più aggressiva ed esigente. E dall’alto della sua cultura sconfinata che anima le notti bolognesi in cerca di parcheggio, il giornalista mette in scena un’opera tratta  proprio da un film di animazione, ironico e sardonico allo stesso tempo anche il titolo che vuole ricordare l’attualità del rifiuto della Gabbanelli, metafora del suo nei confronti di Corvino. La Bice ci racconta con dovizia di particolari che l’opera sulla quale il giornalista sta lavorando così alacremente si chiamerà “ La Gabbanelli e il Gat”, anche perché è sicuro che Sepulveda sia un centravanti cileno che lui aveva scoperto quando ancora sul sitone tutti lo prendevano per il culo. Ma c’è di più, molto di più, perché la Bice è riuscita ad impossessarsi in maniera rocambolesca anche dell’ultima slide dove Il Gat farà outing, si, un gesto coraggioso per un’uomo così in vista malgrado sia sempre un po’ in ombra per via della sua vita notturna, e la seconda foto mostra proprio l’ultima scena dell’opera dove il Gat, dopo aver fatto i complimenti alla stagista per il grande lavoro svolto, usando lei racconta al mondo quanto sia più elegante una misura contenuta.