Ora
rimane una sola speranza, quella che dopo la Gabbanelli si ritiri anche
Marini dalla corsa al Colle, ormai l’unico modo rimasto per
disinnescare il suicidio collettivo organizzato da Bersani, mentre
quello organizzato da Moratti per il popolo nerazzurro prosegue a gonfie
vele grazie allo Strama, che a differenza di Casaleggio è più
rassicurante per le altre formazioni di quanto non lo sia il guru di
Grillo per le altre formazioni politiche. Intanto l’infermeria della
Fiorentina si svuota proprio come l’androne del PD che vede questa volta
Vendola e il suo gruppo andarsene sbattendo la porta, mentre la
Fiorentina proprio grazie alla compattezza del suo gruppo può aspettare
senza particolari ansie il rientro degli infortunati, senza forzare
insomma, dopo che la partita di Bergamo ci ha lasciati belli tranquilli a
prescindere da Stramaccioni o dal crollo laziale. A Bologna, invece,
forse solo tra qualche settimana arriverà l’eco che Seferovic ha
vidimato con una tripletta le capacità di pesca di Corvino, sempre che
la stagista non abbia voluto rovinare la nottata al bolognese fornendo
informazioni in tempo reale invece della solita differita certo più
comoda per metabolizzare l’evento e rispondere in merito parlando delle
differenze sostanziali tra il cotechino e lo zampone. E dopo il ritorno
di Castillo in Italia, c’è stato anche il grande ritorno della Bice, che
anziché a Trapani come Nacho, regala al blog il suo solito quanto
sempre più raro servizio verità sull’ultima idea del giornalista
bolognese maturata a notte fonda e che fonde la crisi politica italiana
con la sua di uomo alle prese con una donna sempre più aggressiva ed
esigente. E dall’alto della sua cultura sconfinata che anima le notti
bolognesi in cerca di parcheggio, il giornalista mette in scena un’opera
tratta proprio da un film di animazione, ironico e sardonico allo
stesso tempo anche il titolo che vuole ricordare l’attualità del rifiuto
della Gabbanelli, metafora del suo nei confronti di Corvino. La Bice ci
racconta con dovizia di particolari che l’opera sulla quale il
giornalista
sta lavorando così alacremente si chiamerà “ La Gabbanelli e
il Gat”, anche perché è sicuro che Sepulveda sia un centravanti cileno
che lui aveva scoperto quando ancora sul sitone tutti lo prendevano per
il culo. Ma c’è di più, molto di più, perché la Bice è riuscita ad
impossessarsi in maniera rocambolesca anche dell’ultima slide dove Il
Gat farà outing, si, un gesto coraggioso per un’uomo così in vista
malgrado sia sempre un po’ in ombra per via della sua vita notturna, e
la seconda foto mostra proprio l’ultima scena dell’opera dove il Gat,
dopo aver fatto i complimenti alla stagista per il grande lavoro svolto,
usando lei racconta al mondo quanto sia più elegante una misura
contenuta.
