Il
Daspo gerontologico la dice lunga sulla gravità dei fatti scoppiati
nella tribuna autorità del Franchi, indirizzati verso Galliani per colpa
di una forza di gravità inaccettabile, moti scoppiati contro un pezzo
di mota, mentre l’infortunio di Mati, secondo Paolo Liguori sembra più
grave di una moto gettata dagli spalti, episodi gravi che grazie all’uso
dei liquori, Paolo Liguori accomuna alle coltellate, per cui otto
feriti, dopo il solito bel cicchetto, per Liguori diventano una tela di
Otto Dix, un taglio di Fontana diventa un ferito, e l’assalto
all’ambulanza è dovuto alla calca delle massaie intorno ad un ambulante
con la panza piena de fritto de paranza, mentre al posto del classico
“cielo mio marito” pronunciato dalla moglie di Liguori sormontata da un
extracomunitario extraconiugale, viene usato un ancora più classico come “il cielo in
una stanza”, motivazioni queste che costeranno il Daspo deontologico a
un giornalista per il quale sarebbe auspicabile anche una sorta di
proibizionismo professionale. E così dopo i fatti incresciosi di
Firenze, un po’ meno incresciosi solo di Liguori, oggi per combattere il
male assoluto del calcio non basta più affidarsi alla sola disciplina
in senso lato, ma anche e soprattutto alla geriatria che è una
disciplina medica che studia proprio le malattie che si verificano
nell’anziano in tribuna autorità, oggi a Frenze anche solo pensare di
dire che “gallina vecchia fa buon brodo” potrebbe portare alla rottura
dell’imene della propria fedina penale, perché per rompere l’imene non
c’è niente di meglio del penale. Si potrebbe aprire cioè un devastante
percorso giudiziario, quello che prevede la perdita della tessera
sanitaria, se dal labiale del senescente, lo stewart di turno
interpretasse una frase innocua come appunto “gallina vecchia fa buon
brodo”, frase riferita al culo della cinquantacinquenne ancora soda che
passa due file sotto e che provoca fremiti semestrali, un ben più grave
“Galliani è vecchio e persino brodo”. Il settantaduenne daspato sarà a
quel punto privato dell’accesso al Servizio Sanitario Nazionale,
comprese le medicine salvavita, il divieto di accesso al cesso,
qualsiasi bagno pubblico esso sia anche in presenza di forti episodi di
diarrea anche se non provocati direttamente dalla presenza di Galliani, e
contestualmente privato dell’allacciamento al Telesalvalavita Beghelli.
Sembra invece che il bambino con l’immagine dello zio Fester che ha
procurato la reazione proprio dello zio Fester, di fatto avrebbe
dichiarato di aver mostrato semplicemente uno specchio ma che Galliani
non se ne sia accorto e per questo s’è incazzato, Tosel ha pensato di
punire il bambino consegnandolo alle maestre dell’asilo Cip Ciop di
Pistoia. Intanto sono uscite le motivazioni che inchiodano il
settantaduenne alle gravi responsabilità, che Tosel quantifica alla Fiorentina in 20.000 euro, si legge nella motivazione “per aver
l’anziano roteato in maniera premeditata il pollice e l’indice in
maniera perfettamente cordinata malgrado l’età avanzata, tanto da
formare una pallina tirata violentemente a Galliani rivelatasi poi una
grande caccola”. Perché la geriatria è da tempo che ha identificato tra
le peggiori conseguenze disabilitanti, le malattie che provocano
nell’anziano proprio la degenerazione dello scaccolarsi in pubblico con
picchi di oscenità nelle tribune autorità. Galliani è stato solamente
una miccia, un involontario innesco che ha accelerato il declino mentale
e funzionale del settantaduenne che prontamente Tosel ha immobilizzato
togliendogli alla fonte le prescrizioni mediche della Calciparina nella
speranza condivisa con l’Inps di formazioni importanti di grumi nel
sangue che possano portare alla trombosi. Coerenza vuole che anche a
Roma, che per l’occasione del derby riprende la battaglia delle arance
inserita nello storico carnevale di Ivrea, si sostituiscono le arance
per fare violenza proprio con le caccole fornite da quel settantaduenne
fiorentino, che è risultato essere il massimo produttore italiano, e che
per le spedizioni capitoline apporta modifiche al capitolato
consegnando la merce dopo specifica affilatura effettuata a Scarperia.
Fair play dellavalliano che sana la sassaiola di caccole, pronte scuse,
toni pacati, Toni in panchina e accurata volontà a smorzare qualsiasi
polemica, merce rara nel mondo del pallone e al cospetto di un pallone
gonfiato come Galliani al quale Diego per scusarsi personalmente manda
una fidanzata che riporti la giusta atmosfera. Gonfiata a 4/4,5
atmosfere. Per fargli affogare la rabbia.