La
nomina dei dieci saggi da parte di Napolitano è macchiata come certi
caffè, viziata come un figlio unico, e non è un voler essere per forza
bassi, alti, decaffinati o addirittura d’orzo, perché se è vero che il
caffè si gusta senza zucchero è evidente che nella commissione dei saggi
l’assenza di una donna non esalti per niente lo spirito ricognitivo per
la quale è stata formata, quando sappiamo tutti molto bene quanta
saggezza femminile ci sia nella ricognizione della nostra quotidianità.
Il blog non poteva rimanere silente come una natura morta di Guttuso,
davanti a a questo scempio di saggezza, e allora come il Gattuso dei bei
tempi è voluto entrare in scivolata e proporre tre sagge da integrare
subito nella rosa di Napolitano. Proposta che nasce sul web come del
resto la politica di Grillo, e le sagge della foto, in quanto tali,
interpellate dalla Bice hanno dichiarato che indosseranno i pantaloni
per non fare incazzare Franco Battiato, e allo stesso tempo già in grado
di lanciare la prima vera proposta seria, mentre il tempo passa e il
paese soffre anche più della nostra difesa probabilmente la marcatura di
Balotelli. La proposta delle nostre tre sagge nasce dal popolo e si
porta dietro una grande umanità, la vera saggezza che non vede coinvolto
in prima persona il Presidente Napolitano quanto invece il popolo
napoletano. Insomma, una saggezza popolare di quelle con una marcia in
più, come un gol di Alessio Tendi. “ Una volta a Napoli, nel quartiere
sanità, quando uno era allegro, perché qualcosa gli era andata bene,
invece di pagare un caffè ne pagava due e lasciava il secondo caffè,
quello già pagato, per il prossimo cliente. Il gesto si chiamava “il
caffè sospeso”. Poi, di tanto in tanto si affacciava un povero per
chiedere se c’era un “sospeso”. Era un modo come un altro per offrire un
caffè all’umanità.” Eccola la proposta delle tre sagge in pantaloni, Il
caffè come momento di socializzazione, un gesto semplice che si
esaurisce sul fondo della tazza dove qualche anziana può leggerti ancora
il futuro. Ma anche un modello da esportare nella Parigi della
solidarietà ai tempi della crisi, quasi una leggenda per i francesi che
hanno scoperto “il caffè sospeso”, un’iniziativa lanciata dai social
network col motto “calore di un caffè in un giorno freddo d’inverno”.
Speriamo che si porti dietro la stessa magia, e a proposito di saggezza
che non comprende affatto il gusto amaro del rancore, oppure la bocca
impastata dal sapore della vendetta, che non può avere certo i
lineamenti di una faccia a culo con la passatina, e a proposito di
solidarietà, domenica aspettiamo con la saggezza tipica di San Frediano
chi non solo non ha lasciato nessun “caffè sospeso”, ma non ha pagato
nemmeno quello che s’è bevuto alla faccia nostra, lasciando invece del
caffè, un bel conto in sospeso.