Un
ecomostro come quello di Punta Perotti a Bari, si, Delio Rossi buttato
giù con due schiaffi come un Palacio che deturpa Genova, come i tanti
scheletri grigi che deturpano l’armadio dov’è riposta ormai la propria
carriera. E grazie all palazzinaro masticatore abusivo ci ritroviamo
l’Inter del miracolato Stramaccioni col fiato sul collo, una situazione
di congestione del traffico a ridosso delle piazze europee che evidenzia
quanto fosse lucida l’analisi del napoletano Vincè quando aveva
anticipato il concetto di sottigliezza della linea di confine tra un
terzo e un settimo posto. La notizia del giorno è comunque il lieve
infortunio a Messi che finalmente ce lo restituisce un po’ più umano,
anche se ancora non proprio come Jovetic, comunque soggetto anche lui a
saltare almeno trenta minuti su trenta partite. Ancelotti invece esporta
magnificamente il Made in Italy, quell’irraggiungibile arte italiana
del piagnisteo, Carletto ha avuto il coraggio di lamentarsi per il
rigore subito dopo aver segnato un gol leggermente in fuorigioco di tre
metri, ha avuto cioè le palle di rappresentare con orgoglio la sua
categoria anche in Francia, parlando soprattutto a nome di Guidolin e
Mazzarri, autorizzato con regolari deleghe prestampate avanzate nella
riunione condominiale di ottobre. E intanto domenica ci ritocca la
partita alle 12.30, fastidiosa come la renella per non dire come la
pioggia che ormai cade ininterrottamente da tre mesi, tanto che mi sento
il Blade Runner di via Sant’Agostino mentre San Frediano è ormai
lastricato non più solo di pazzi ma anche di pozze, adesso mi chiedo se
quest’anno a giugno il telegiornale avrà il coraggio di riutilizzare il
solito servizio sulla siccità fatto nel ‘94 e probabilmente ancora non
completamente ammortizzato. E allora pagate il canone se potete, anche
in ritardo con una piccola mora, è un appello il mio per evitare che
oltre al servizio sulla siccità la nostra TV verità ci rivoghi anche
quello sul grande esodo estivo con le immancabili interviste al casello
autostradale, che stride un po’ con la crisi e che si porta dietro
l’altro sui bollini rossi e le partenze intelligenti, che per dargli
retta proprio i più intelligenti ci si sono rovinati l’estate. Domenica
mi alzerò presto come al solito e farò la mia colazione tradizionale
come se niente fosse, diciamo pure facendo finta di nulla, poi per
combattere il disagio della partita che pregiudica il pranzo ho trovato
lo sgamotto psicologico per trasformare un problema in una grande
opportunità e allora andrò a fare la seconda colazione con due bei
maritozzi con la panna che sono una delle mie debolezze, perché poi alla
fine, si dice si dice, ma siamo tutti vittime del consumismo, e quindi
anche delle televisioni che ci rovinano il pranzo, e allora
nell’evoluzione dell’uomo, come da foto, anche io sarò diventato codice a
barre, precisamente però quello con il numero due. Il numero dei
maritozzi e dei gol al Milan.