Mentre
Liguori ormai langue in tutte le lingue nella sua battaglia sociale, il
questore emette un Daspo a carico della Despar, rea secondo l’Adusbef
di tenere i prezzi troppo alti, e prontamente interviene Liguori,
novello Robin, che risulta iperattivo nel periodo del Novello, ma che
anche in periodi di normale beva riesce a paragonare i prezzi alti della
Despar con i toni di voce del settantaduenne, anch’essi troppo alti,
lui che con l’arco e le fecce come lui incarna la figura del giornalista
di parte, che preferirà sempre l’uso tagliente delle parole a un
volgare lanciacaccole, un uso superficiale della professione come il suo
diventa una coltellata dialettica sotto pelle, che è un termometro di
sensibilità inarrivabile nei confronti della fibra muscolare degli
accoltellati preservata appunto dalla superficialità inferta. Un
infarto, si, Liguori è un arresto cardiaco della categoria, purtroppo
non un arresto vero e prorprio, e noi vorremmo pensare solo all’Atalanta
adesso e dimenticare la gazzarra se non ci fosse il comparatore
superalcolico a soppesare e a trovare il nesso anche tra lo schiamazzo e
Ben Gazzara, un frescone romano, insomma, che alla fine mette di mezzo
anche Frasconi Gazzara. Pensiamo all’Atalanta? Macchè!! Ecco che tira
fuori la Georgia pensando che si parli della sua capitale, un uomo della
Capitale e dal capitale sociale giallorosso che vive di porchetta e di
porcate, forse perché conscio che è meglio la rosetta della rosa della
Roma, che invece sembra fuori da tutti i giochi e che si specchia in un
progetto americano fallito in mille pezzi. La Fiorentina, invece,
recuperando una partita incredibile riapre anche psicologicamente la
caccia grossa, mettendo il Milan di fronte alle proprie debolezze, e
soprattutto di fronte al Napoli e alla Juve che non sono le squadre più
malleabili da incontrare senza l’arma letale Balotelli. Il letame, ecco
sembra proprio essere diventata questa la materia prima del contendere, e
dal quale dovranno uscire Galliani & Co, mentre la moria delle
vacche ci ha colto improvvisamente in un bollettino medico che ha
ricordato tanto Beirut, ma anche nelle difficoltà la Fiorentina sembra
aver trovato lo spirito giusto e dimostrato di aver fatto un altro passo
in avanti verso la consacrazione, si, la Fiorentina proprio contro il
Milan, e nelle condizioni peggiori, che non sono ne quelle di Galliani e
neppurre quelle di Liguori ha lanciato lo sprint. In questo giovedì è
proprio l’orgoglio il propellente di una giornata che va spavalda verso
la primavera dell’ottimismo, la consapevolezza è quella di avere un gran
bel gruppo, oltre ad avere piena cosapevolezza dell’arrivo dell’alta
pressione, la stessa che adesso colpirà il Milan che va invece verso un
ciclone di partite difficili. Un bel gruppo, si, che ci lascia la bocca
buona, un gruppo di alta qualità, la mia fotografia di oggi è questa, a
Firenze la Fiorentina cucina un ottimo calcio, proprio come lo staff
dell’Enoteca Pinchiorri.