La
Fiorentina c’è il Milan un po’ meno, la sicurezza ostentata nelle
dichiarazioni dei rossoneri e dei suoi lacchè televisivi, è in realtà
paura e favelas del giornalismo. Se la raccontano, insomma, costruendoci
baracche che stanno su con lo sputo, ma quella sporca dozzina di punti
in palio vogliono vedere l’uomo in viso, e se la faccia è
fondamentalmente a culo come quella di Galliani, Montolivo e Civoli,
probabilmente li vedremo cionodolare dalla forca dell’Europa League. Con
l’aggiunta di un bello sputo. Perché la Fiorentina può fare il pieno,
mentre Delio Rossi mastica fieno, un cavallo zoppo capace di fare gli
stessi punti di Ciro Ferrara, il primo napoletano con la nebbia,
entrambi ormai sfrattati dal Palazzo dei Diamanti del calcio che conta e
oggi rifugiati in quello dei Dementi. Intanto Ljajic purga come da
previsioni, e Delio ormai più anonimo di un Pulga, assiste inerme anche
all’assist di Adem per Aquilanii e a quello di Genova a Montella,
applausi a scena aperta che la città non può certo riservare al mediocre
umiliato nel gioco. Montella piazza lo sprint finale presentando una
squadra che gioca e diverte, fisicamente a posto, che ci crede, a
differenza del Milan che vede il fallimento di un quarto posto con il
terrore negli occhi. E’ bastato un Catania mediocre a far vedere i sorci
verdi, anche se Montolivo non è apparentemente verde, una squadra
comunque lessa dopo la lunga rincorsa, e che grazie ad una buona salsa verde
potrà ingoiare meglio la delusione di un campionato bollito. Come
risulteranno del resto anche le ambizioni di Montolivo rimasto ormai
quasi nudo davanti alla realtà del suo fallito salto di qualità,
trasformato in uno squallido spogliarello tipo quello degli Asticella
Nightmare. Cuadrado fisicamente inarrivabile, non un umano
evidentemente, ma il primo extraterrestre di colore, e quei capelli ci
avrebbero dovuto far sospettare più di qualcosa, solo Jovetic sotto
tono, e allora mi viene da pensare a un finale di campionato dove possa
tornare ad essere decisivo, e quindi penso all’en plein. Sa di miracolo
questa Fiorentina costruita con meno tempo di quanto ce ne sia voluto a
Montolivo per mettere in scena la pantomima del mancato rinnovo, intanto
quella Barcellona che tanto aveva sognato e che non sopportava essere
stata frequentata da un mediocre come Nocerino l’ha già assaggiata,
adesso il destino sembra aver disegnato per lui un atroce destino,
arrivare dietro proprio alla Fiorentina. Ora contano i punti, gambe e
cuore, e questo tentativo di professare sicurezza da parte del Milan
tradisce ansia, questo celebrare anzitempo il terzo posto da parte di
una televisione supina evidenzia la pochezza di un giornalismo che
sostituisce la professionalità con il servilismo, davanti a tutto ciò la
fiorentina sguscia via con i dribbling di Ljajic che ricordano tanto
quelli del Profeta del gol, mentre gli altri rimarranno lì fermi sul
posto a masticare amaro proprio come Delio Rossi. Si, perché noi siamo
più forti e certi discorsi ci fanno un baffo.