Certi
matrimoni non vanno proprio, e allora penso a Delio Rossi, poi ci sono
quelli che finiscono male, e allora penso a Delio Rossi, Sinisa non
lascia strascichi mentre il medioman complessato da un phisique du role
sfortunato, lascia la ciccingomma sotto la panchina dove è stato seduto
indegnamente, mentre continua a masticare l’orgoglio che fa più danni
della carie. Un classico matrimonio che finisce a schifio, con tentativo
di guerra dei Roses annessa, e con gli avvocati che l’hanno preso a
schiaffi sul nascere, eccezione positiva a parte, che questa volta
almeno non sono i figli a rimetterci, anzi. Il padre è figura
importante, e le mie fragilità sono figlie della mancanza di quella
figura, conosco quindi l’argomento, ma la presenza di certi padri è più
deleteria ancora, e allora penso a Delio Rossi, penso a chi è costretto a
curarsi per colpa di una figura paterna ingombrante, e quando penso ai
buoni esempi allora penso a Delio Rossi, agli sganassoni come modello
educativo efficace, penso al rutto come espressione del gradimento di un
pranzo, penso a chi si toglie le scarpe a tavola oppure la cintura per
marcare il territorio, e rimarcare il ruolo del padre padrone pur essendo
invece il cane. Insomma, se uno per togliersi certe soddisfazioni
si toglie le scarpe e la cintura allora penso a Delio Rossi. Se si parla
di scarsa intelligenza allora penso a Delio Rossi e alle interviste
d’avvicinamento alla partita di domani, un uomo che reitera la propria
bassezza specificando di non voler tendere la mano a Ljajic, e se avanza
una museruola allora penso a Delio Rossi, oltre alla camicia di forza
gli si tappi anche la bocca, lo si aiuti con pareti imbottite e con lo
Xanax, si pensi per lui a uno sganassone elettronico per togliergli il
vizio della violenza, si pensi a una ciccingomma che rilasci parole di
buon senso invece del rancore che ancora lo macera. Per tutto
questo
quella di domani è una delle partite che sento di più in assoluto, e se
questa volta sarà Ljajic a schiaffeggiare sul campo quel finto
brav’uomo, dopo il Dom Perignon di ieri sera sarà l’ora del Krug, e se
penso a un brindisi alla salute di qualcuno allora penso a Delio Rossi,
che non torni più a Firenze, neanche in visita, ci ha già sputtanati
abbastanza, purtroppo per lui siamo amanti del bello, lo riconosciamo
per DNA, e non solo quello di casa nostra, perché se penso alla torre
degli Asinelli allora penso a Delio Rossi, ma alla fine siamo anche solo
dei gran brontoloni e basta, si, fondamentalmente siamo buoni e subito pronti a
ricucire gli strappi, basterebbe che chiedesse scusa però,
semplicemente, e allora sono convinto che ci piacerebbero anche le torri
medioevali.
