Sono
stati pubblicati i risultati di una ricerca sulle manie presenti nel
pianeta Viola commissionata da Tutunci per capire come accaparrarsi i
consensi degli scontenti prima di lanciare l’OPA per l’acquisizione del
pacchetto di maggioranza della società, OPA che un antidellavallismo
spinto all’eccesso fino dentro al cesso dell’intelligenza ha
strumentalmente fatto passare per l’asteroide DA14 e così trasformarla
in accusa sull’uso degli steroidi, EPO insomma, altro che OPA, con i
Della Valle sul banco degli imputati per aver portato il doping nel
calcio, nascosto dentro al bagagliaio tra le patate rosse comprate a
Colfiorito. Si sono chiusi due anni di duro lavoro, e dall’osservatorio
di Borgo Tegolaio ci fanno sapere di aver festeggiato con il lampredotto
in inzimino, e un solo rammarico che è la mancata vittoria a San Remo
de “la canzone mononota" di Elio, arrivata seconda mentre invece Diego
staserà arriverà per primo ad assistere al match. Premesso che tutti
abbiamo delle manie, che so, la pontellizzazione, problemi d’identità
geografica tali da ribadire in maniera ossessiva che Firenze non è
Lecce, l’apparizione del Santo d’Orzinuovi al posto della Madonnina del
Grappa, l’uso eccessivo della grappa per poi rimpiangere Cecchi Gori,
sentire le voci di smobilitazione, insomma, cose normali, dai
ricercatori di San Frediano abbiamo però le sette manie vere che
caratterizzano la nostra passione. Scarabbocchiare.
Trovarsi un foglio bianco davanti magari mentre siamo al telefono, una
mania che indica un forte senso di libertà, di comunicare le proprie
emozioni troppo spesso nascoste, i soggetti che disegnano piccoli
grovigli evidenziano stress ed il bisogno di uscire da una situazione
poco piacevole, scarabocchi che purtroppo qualcuno addirittura pubblica
su Fi.it come nel caso del Gat. Essere in ritardo.
Jovetic è il più colpito per quanto riguarda la puntualità in zona gol,
e poi la stragrande maggioranza del tifosi che hanno un’ intelligenza
media troppo bassa per capire in tempo che i Della Valle stavano
smobilitando. Bere molto caffè. Un
eccessivo uso del caffè indica il costante bisogno di essere stimolati,
con dosi elevate i sintomi psicopatologici sono: ansia, flessione
dell’umore, disturbi del sonno, confusione mentale e suscettibilità, il
Gat è stato ritratto ultimamente accanto ad una caffettiera che è
l’equivalente del barattolone di Nutella di Nanni Moretti. Masticare un chewing gum. Mania
che fortunatamente ci ha solo sfiorato come l’asteroide DA14, con Delio
Rossi che ha portato la propria personalità costantemente indecisa a
Genova, e Ljajic che ne è rimasto talmente scioccato tanto da cominciare
a fumare la sigaretta elettronica. Mangiarsi le unghie.
La tipica mania che rileva nervosismo se non fosse che Vargas aveva
cominciato a mangiarsi anche tutte quelle degli atri fino ad ingrassare.
Lavarsi spesso le mani. O
disturbo ossessivo-compulsivo di personalità, caratterizzato da un
esigenza di perfezionismo. I soggetti con questo disturbo son
inflessibilmente guidati da un forte senso della disciplina, per questo
Prandelli gridava “ordine” , in una recente intervista Osvaldo ha
raccontato che Cesare gli regalava fusti da dieci litri di sapone di
Marsiglia, uno stalking che lo costrinse alla fine a chiedere di essere
ceduto. Perdere le chiavi. Chi
le perde spesso ha bisogno di protezione perché nasconde la paura del
futuro. Il nostro ottimismo per la partita di stasera ci consente di
dare un consiglio, e per non perdere la chiave della vittoria sarà
sufficiente non uscire di casa, oppure legarsi questa certezza, questa
chiave psicologica al passante dei pantaloni, passante che per gli
studiosi di Borgo Tegolaio è l’equivalente di un assist.