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domenica 17 febbraio 2013

Manie

Sono stati pubblicati i risultati di una ricerca sulle manie presenti nel pianeta Viola commissionata da Tutunci per capire come accaparrarsi i consensi degli scontenti prima di lanciare l’OPA per l’acquisizione del pacchetto di maggioranza della società, OPA che un antidellavallismo spinto all’eccesso fino dentro al cesso dell’intelligenza ha strumentalmente fatto passare per l’asteroide DA14 e così trasformarla in accusa sull’uso degli steroidi, EPO insomma, altro che OPA, con i Della Valle sul banco degli imputati per aver portato il doping nel calcio, nascosto dentro al bagagliaio tra le patate rosse comprate a Colfiorito. Si sono chiusi due anni di duro lavoro, e dall’osservatorio di Borgo Tegolaio ci fanno sapere di aver festeggiato con il lampredotto in inzimino, e un solo rammarico che è la mancata vittoria a San Remo de “la canzone mononota" di Elio, arrivata seconda mentre invece Diego staserà arriverà per primo ad assistere al match. Premesso che tutti abbiamo delle manie, che so, la pontellizzazione, problemi d’identità geografica tali da ribadire in maniera ossessiva che Firenze non è Lecce, l’apparizione del Santo d’Orzinuovi al posto della Madonnina del Grappa, l’uso eccessivo della grappa per poi rimpiangere Cecchi Gori, sentire le voci di smobilitazione, insomma, cose normali, dai ricercatori di San Frediano abbiamo però le sette manie vere che caratterizzano la nostra passione. Scarabbocchiare. Trovarsi un foglio bianco davanti magari mentre siamo al telefono, una mania che indica un forte senso di libertà, di comunicare le proprie emozioni troppo spesso nascoste, i soggetti che disegnano piccoli grovigli evidenziano stress ed il bisogno di uscire da una situazione poco piacevole, scarabocchi che purtroppo qualcuno addirittura pubblica su Fi.it come nel caso del Gat. Essere in ritardo. Jovetic è il più colpito per quanto riguarda la puntualità in zona gol, e poi la stragrande maggioranza del tifosi che hanno un’ intelligenza media troppo bassa per capire in tempo che i Della Valle stavano smobilitando. Bere molto caffè.  Un eccessivo uso del caffè indica il costante bisogno di essere stimolati, con dosi elevate i sintomi psicopatologici sono: ansia, flessione dell’umore, disturbi del sonno, confusione mentale e suscettibilità, il Gat è stato ritratto ultimamente accanto ad una caffettiera che è l’equivalente del barattolone di Nutella di Nanni Moretti. Masticare un chewing gum.  Mania che fortunatamente ci ha solo sfiorato come l’asteroide DA14, con Delio Rossi che ha portato la propria personalità costantemente indecisa a Genova, e Ljajic che ne è rimasto talmente scioccato tanto da cominciare a fumare la sigaretta elettronica. Mangiarsi le unghie. La tipica mania che rileva nervosismo se non fosse che Vargas aveva cominciato a mangiarsi anche tutte quelle degli atri fino ad ingrassare. Lavarsi spesso le mani. O disturbo ossessivo-compulsivo di personalità, caratterizzato da un esigenza di perfezionismo. I soggetti con questo disturbo son inflessibilmente guidati da un forte senso della disciplina, per questo Prandelli gridava “ordine” , in una recente intervista Osvaldo ha raccontato che Cesare gli regalava fusti da dieci litri di sapone di Marsiglia, uno stalking che lo costrinse alla fine a chiedere di essere ceduto. Perdere le chiavi.  Chi le perde spesso ha bisogno di protezione perché nasconde la paura del futuro. Il nostro ottimismo per la partita di stasera ci consente di dare un consiglio, e per non perdere la chiave della vittoria sarà sufficiente non uscire di casa, oppure  legarsi questa certezza, questa chiave psicologica al passante dei pantaloni, passante che per gli studiosi di Borgo Tegolaio  è l’equivalente di un assist.