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martedì 12 febbraio 2013

Il mattino ha l'Orzinuovi in bocca

Era già stato parecchio duro accettare che un apparecchio gli avesse portato via dal campionato italiano uno come Boruc, nell’indifferenza generale di gente senza ormai più fede, anzi, gente dedita solo al fanatismo di curva, non un portiere qualunque, mentre moralmente alla deriva c’era persino chi si metteva nasi e parrucche finte per non riconoscersi davanti allo specchio la mattina prima di uscire di casa per andare a contestare i Della Valle, ma un portiere capace con quelle magliette così fortemente cattoliche, di essere, a differenza di un più dozzinale Amelia, la vera omelia della domenica. Poi ci si son messi  pure Viviano e Neto con quelle cappelle, e allora uno così abituato a frequentare il genere, uno con tanto di Sistina come luogo dove prendere il fresco sotto l’affresco di Michelangelo invece che il fresco troppo spampanato del glicine, alla fine ha sbottato e prima che venisse esonerato da Zamparini ha dato le dimissioni. Stremato come lo può essere solo un tifoso nerazzurro dal gioco di Stremaccioni, ha dato il preavviso subito dopo aver visto passare il tiro di Vucinic tra le nebbie di Viviano. E mentre Prada perde un cliente importante la Fiorentina ritrova il piede educato di Aquilani e quello ruvido di un Sissoko che non viene certo a Firenze a fare il Papa nero, ma la sorpresa vera potrebbe essere un gol di Ljajic prima della fumata bianca, oppure ancora, che dalla fumata bianca esca a sorpresa il nome di Milingo tenuto sapientemente nascosto da Pradè e Macia. La Fiat, intanto, con il Papa in cassa integrazione e la conseguente crisi della Papamobile chiude lo stabilimento di Cassino dove si produce la nuova Panda, con Marchionne che ha voluto ribadire come sia piccola e povera, e se Firenze è la Lecce del nord, Renzi risopnde che la Panda è la Prinz senza schiuma, mentre il Cardinale Piovanelli inferocito dal fatto che Marchionne faccia le prediche e chiuda gli stabilimenti indossando solo un maglioncino per mimetizzare scelte non certo casual, risponde professionalmente in maniera impeccabile servendo la messa avvolto nello striscione storico “Siete brutti come la Multipla”. Tanta carne al fuoco, insomma, c’è da fare il Governo, il Papa e la formazione anti-Inter, la Cittadella, l’ottavo gol di Toni per fare pagare la scommessa al Guetta, l’antidoping a Delio Rossi, il palloncino a Vargas. Sospese intanto tutte le naturalizzazioni per la Nazionale italiana viste le ultime esternazioni di Prandelli che non crede più nel progetto, intento com’è ad usare l’autoclave per tirare su polemiche ad hoc, perché nell’ambiente dei baciapile alimentati dall’ambizione, si dice che voglia puntare al conclave. Sembra infatti che sia stato visto a braccetto con il Pulcino Pio diretto verso la Cappella Sistina di buon ora, perché il mattino ha l’Orzinuovi in bocca, e se la fumata bianca non arriva a Coverciano basta lasciare Coverciano e andare incontro alla fumata bianca, perché si sa che chi dorme non piglia pesci.