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venerdì 1 febbraio 2013

Gallina vecchia fa quel brodo di Anelka

Il mercato appena concluso sembra volerci chiedere se è meglio un uovo oggi o una gallina domani, come è corretto dire però che Larrondo e Sissoko sono uova anche se il maliano è nero come un caffè corretto, uova delle quali verificheremo la freschezza solo dopo aver incrociato i dati con i fatti per capire se quello che dice Louis quaglia e quindi se il primo non sia un uovo di quaglia e il secondo non sia invece già sodo. Uovo oggi o gallina domani? Seguire cioè l’impulso di avere un Lisandro subito oppure controllarlo per ottenere benefici secondari e forse più duraturi? Il dilemma è vecchio almeno quanto Giuliano Gemma, anche se il mercato ci ha regalato un Pepito che è per l’appunto il maschile di una gemma, e che sta tra l’uovo e la gallina, perché non è proprio pronto subito ma comunque assai prima del prossimo campionato. Sta in mezzo al guado, insomma, un po’ come fa Casini anche se lui più che altro adesso sta in mezzo al guano, e vedremo quindi se Rossi vorrà allearsi con l’uovo o con la gallina, e menomale che non è un brodo come Casini altrimenti dovremo parlare di un chiaro brodo di gallina. Dicevamo che la capacità di inibire l’impulso è subordinata alla rappresentazione simbolica, alla possibilità cioè di prefigurarsi una gratificazione futura. Personalmente sono gratificato da questo mercato, l’uovo me lo sono già mangiato sbattuto con un po’ di marsala,  mentre alla gallina tireremo il collo come facevamo al motore della vespina cinquanta una volta truccato. Ma il discorso è che la capacità di prefigurarsi gratificazioni future non è solo appannaggio esclusivo della specie umana, anche certe scimmie che vivono in sudamerica e che non sono Leandro Damiao, si servono di stimoli simbolici per posporre la gratificazione. Ecco, per chi oggi non ha piacere di frequentare questo blog può sempre prefigurarsi la gratificazione di divenatre una gallina domani. Mentre mi piacerebbe che il lavoro di Pradè e Macia venisse apprezzato anche oggi nella giusta maniera, come ha fatto la Bice che si è addirittura inchinata davanti al mercato del duo, ora lei in verità ha un po’ esagerato, e forse anche per mostrare il culo sapendo che dietro c’ero io, ma a parte la trasparente soddisfazione dell’inviata, trasparenza che soddisfa molto anche chi gli sta alle spalle, mi sembra che intanto sia stata portata avanti la rivoluzione e con la cessione di Cassani voluto scrostare via un altro pezzo dell’intonaco dal passato, per dare ancora una nuova mano di vernice fresca con giovani prospetti interessanti come Vecino e Wolsky, ma anche giocatori importanti come Rossi e Sissoko, per il quale i più bravi già parlano di soluzione alternativa a Pizarro indicandolo come nuovo volante della squadra quando lo sanno anche i maiali che Momo fa volanti da una vita. E poi Larrondo con la speranza che il giocatore trovi una dimensione da Fiorentina e soprattutto la porta. Adesso per fare bene avrei dovuto dare un voto a questa sessione di mercato, non sono in grado e allora preferisco tradurre il giudizio in immagine, e se in musica sarebbe stato uno swing, per gli occhi è invece una bella ragazza swag.