Non ho memoria di una Fiorentina capace di dominare così in certi stadi. In così tanti certi stadi. E allora grazie a tutti per questo mese e mezzo fantastico infarcito di emozioni come certe mortadelle di pistacchi. Il profeta Garcia umiliato in coppa Italia e anche in Europa League. Sempre là dove la coda sul GRA se la gioca alla pari con quella alla vaccinara. Un’altra partita senza storia. Un’altra goduria, senza nemmeno il senso di colpa tipico della masturbazione. Prevale invece l’orgoglio, quello di aver difeso colui che ha dato un’identità di gioco, e che ha fatto crescere questo gruppo così tanto, a prescindere da chi gioca. Ognuno si scelga pure il proprio valore aggiunto. Oggi non è giorno di critiche o di teorie strane, oppure diciamo che le accetterei comunque come sempre, però solo se prima mi si spiega il criterio di chi indossa il piumino con le scarpe aperte. E se anche oggi qualcuno vede ombre si merita che la propria compagna torni a casa dopo essersi fatta il frisè. Ero con il Bambi ieri sera, ed era su di giri come poche volte mi è capitato di vedere, tanto che a un certo punto si è messo a inveire contro Garcia, “Ti se n’è fatti una sporta!!!”, gridava come un pazzo “Ti se n’è fatti una sporta!!!. E lo faceva mostrando alla televisione la borsa falsa di Gucci della ex moglie del Colonnello. Riempita con tre pere Williams che secondo lui sono più adatte nella difesa a quattro un po’ come le pere Richards. Poi è passata una pubblicità che ha interrotto le immagini sui giocatori sotto la curva dei tifosi Viola e ha perso definitivamente la testa. No, non ha deciso di ridare la borsa al Colonnello, gliel’ho anche chiesto, mi ha risposto che non se lo merita perché ha detto troppo bischerate su Montella. No, s’è incazzato con la pubblicità, non ricordo se era quella della Findus, ma s’ è incazzato perché secondo me non l’ha capita. Quella per capirsi dove il figlio risponde “Mamma non è il mio coinquilino: è il mio compagno!" E’ diventato una belva, io pensavo per via dell’outing del ragazzo che rivelava la sua omosessualità. Macché, subito dopo ha aggiunto “Ma che pubblicità è? Comunista no eh?”. Poi gli highlights, i social, le telefonate, tutto è rientrato, si è messo l’eskimo e siamo andati a festeggiare in Santo Spirito con la sciarpa Viola. Poi a campo di Marte alle 23;45 a festeggiare la squadra. Ma anche in questo caso ha avuto un impeto incondizionato appena ha visto Vincenzino suo, per lui un Re, forse sarà stata la birra, forse l’adrenalina, ha cominciato a sventolare ancora la borsa falsa di Gucci che oltretutto stonava anche un po’ con l’eskimo sdrucito, e ha cominciato a rivolgersi ad un immaginario Colonnello, gridandogli “Cosa c’è che ha sbagliato stasera? Non ti resta che inveire contro il Re solo perché la sua Corona non ha il limone!”. E ha sputato nella borsa falsa di Gucci tutta la sua amarezza mista a gioia. Borsa ormai non più restituibile. Non parlo dei singoli anche se faccio un po’ di fatica a non citare Salah e Badelj, voglio solo sottolineare l’ultimo mese e mezzo dove abbiamo battuto; due volte la Roma all'Olimpico, la Juve a Torino, l'Inter a Milano, Milan e Tottenham a guarnire come se fossero due olive ascolane. Mentre dicevo queste parole per calmare il Bambi che ancora inveiva contro il Colonnello, è passato un ottico gobbo che conosco, mi ha detto che non è vero niente, che è tutta una montatura.