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martedì 24 marzo 2015

Bucolico e bucaiolo

Il pareggio di Udine ha fatto riaccendere i malumori che covavano sotto una cenere mai utilizzarla per cospargersi il capo. Questa è Firenze. Anche a Savic tempo fa avremmo fatto fare volentieri la fine del Savonarola. Gomez del resto è stato per lunghi tratti un bidone da interrare in centro. E se Firenze è definita una delle città più belle del mondo bisogna rendere merito proprio a Montella che stimola così tanto certe caratteristiche peculiari di noi cittadini. Le esalta. A niente infatti sono servite le 19 partite giocate da gennaio fino a domenica scorsa, 11 vittorie, 6 pareggi e 2 sconfitte. Niente può far ricredere chi denigra specie dopo che ha chiuso il Deanna. Così non mi resta che invidiare tutti quelli che fanno sesso sicuro, chissà come ce l’avranno lungo quelli che fanno sesso a distanza. Quell’autoerotismo mentale che trova a Firenze il suo sfogo naturale come l’Arno vicino a Pisa. Il bello del commentare in Rete è proprio questo. Si può scrivere tutto quello che non diresti mai a qualcuno nella realtà, e farlo passare per una battuta. Io scrivo cose tremende da anni cercando di confessare che sono un serial killer e al massimo vi strappo un sorriso. Ci sono realtà parallele, come quelle di chi sente i profumi dei cibi per casa la domenica. Peccato però che provengano da quella dei vicini. E’ così Firenze. Fuori è magnifico, fuori tutto è magnifico. Quindi non roviniamo tutto e restiamo chiusi in casa a parlare male di Montella. Anche perché così si alleggerisce il traffico sui viali. Devo dire che trovo questo molto stimolante, il modo così diverso di vivere lo stesso momento storico della squadra rende tutto più interessante. Apre la mente, invita al confronto, predispone a misurarsi con tolleranza nei confronti dell’opinione altrui. E sono convinto che a Firenze siamo tutte persone deliziose, squisite e genuine come i coccoli. Fritte insomma. Per me il calcio è esattamente questo, vedere la stessa azione e darne un giudizio profondamente diverso. Cosa che non succede quando si guarda una partita di rugby. Dove il giudizio non può essere che a caso perché non ci si capisce una sega. E adesso dopo tutta questa bella pappardella buonista alla lepre, buonista e buonissima come chi denigra andava al Deanna, e Savic come Savonarola, vi confesso invece che odio tutti quelli che dicono una cosa diversa da me, faccio solo finta di essere accondiscendente e disincantato. Mentre mi macero dentro, mi macero come Macia che infatti se ne va, non sopporto chi mi contraddice e chi dice male di Montella. Sono un adoratore di Adani, un adoratore vendicativo, la peggio razza, altro che storie. Sono fondamentalista balsamico, acido come l’aceto di Modena. Altro che immagini bucoliche. Me li segno tutti i vostri commenti. E poi faremo i conti. Sono il terrore anche del mio condominio e delle loro auto. Giro con le tasche così piene di chiodi arrugginiti che a volte rischio il tetano. Ieri notte i miei vicini hanno fatto festa fino alle cinque. Per vendetta stanotte rimarrò sveglio a fare casino fino alle... no vabbè li perdono.