Non ci possiamo scandalizzare per quanto è successo a Roma, in realtà i tifosi olandesi si sono solo adeguati all’andazzo. Mi sembrerebbe più corretto dire Roma devastata, anche dai tifosi olandesi. E poi visto che ieri ho macinato chilometri, che poi sono quelli che meglio di ogni altra cosa mi costringono a pensare, ho riflettuto molto. E quando stavo tornando, diciamo all’altezza di Altopascio, ho preso finalmente coscienza che fino ad ora in Italia ha fatto più morti il calcio dell’Islam. Poi ho avuto modo di ripensare alle parate di Tatarusanu e molto anche alle parole di Neto quando sosteneva di voler rinnovare, quando sosteneva che non sarebbe mai andato alla Juve. Chiaro, basta solo ripercorrere bene quelle parole, fare chilometri è la maniera migliore per capire. Le dichiarazioni di Neto sono sincere come i testi delle canzoni di Gino Paoli, anche lui infatti aveva già confessato “Erano tre amici al bar. Uno s'era impiegato in banca. Ora capiamo perché. Tutte le canzoni di Gino (grandissimo talento) portano all’evasione fiscale in Svizzera, così come Neto alla scadenza di contratto. “Sapore di cambiale”, oppure “Questo conto non ha più pareti”. Al grande Gino rispondo che solo guidare e fare chilometri aiuta a pensare, e tutto, Autogrill dopo Autogrill, si definisce meglio, i contorni di certe parole assumono il sapore della Rustichella. A questo proposito devo confessare che per molti anni ho con successo eluso il fisco con un sistema studiato in macchina tra il casello di Busalla e quello di Deiva Marina, che era basato sul non guadagnare soldi. Considerazioni di politica estera di solito le faccio invece sulla A7, proprio lì ho pensato all’accordo sulla Grecia, dove la Germania è divisa. Proprio come ai bei vecchi tempi. Un altro aspetto che ho sviscerato in macchina è stato la scelta del vezzeggiativo da usare per rapportarmi meglio con la Rita, mi sembravano troppo scontati i vari “Cara” piuttosto che “Topo”, “Amore” oppure “Gaia” quando penso a un’altra, e così una volta all’altezza di Valdichiana ho deciso di chiamarla “Cliente”, così può tranquillamente continuare a pretendere di avere sempre ragione. Delle volte mi pento anche in macchina, Tommaso per esempio non ha mai saputo di avere una nonna che gli manda 100 € per il suo compleanno, e non tutti i miei pensieri nascono sani all’interno dell’abitacolo. Negli anni della Salerno - Reggio Calabria mi sono convinto che non siano le droghe a rovinare le vite delle persone, ma sono piuttosto i test antidroga a farlo. Chiudo queste mie riflessioni comodamente posteggiate negli appositi spazi dei residenti d'Oltrarno, evidenziando anche quelli che sono i lati negativi del pensare mentre si guida, non fare un’adeguata manutenzione ai filtri dell’aria condizionata fa male come fare uso di tutte le farine bianche, ma invece di sviluppare delle intolleranze alimentari, il problema in questo caso è molto più insidioso. Subdolo (e per una volta non penso a Neto). In macchina purtroppo ho sviluppato anche delle paranoie, e ho come il presentimento che qualcuno stia leggendo questo editoriale.