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giovedì 5 febbraio 2015

I contorni dei miei pensieri

Dopo Innsbruck, Bolzano. Ho festeggiato la vittoria contro la Roma in una birreria, e come da programma ho bevuto fino a quando ho chiuso gli occhi convinto che Savic avesse i tratti del viso più gentili di quelli di Alain Delon. Quando ho visto che Pizarro era più slanciato di Tatarusanu ho capito che avevo festeggiato a dovere. Ho mangiato e bevuto come in un banchetto romano protratto fino a tarda notte, banchetto romano prima che perdessero contro di noi. Poi per loro è iniziata  l’era dello street food. Ho avuto un momento di scompenso solo quando il “saccarometrico” mi ha fatto credere che Neto aveva rinnovato dopo solo 5 minuti di tribuna, poi quando Werner mi ha detto “No Cianni non ha rinnofato, è zoltanto la birra che te lo fa credere!!!”. Per festeggiare ho bevuto un ultima “scura”. O forse era già tutto scuro per me e la birra era chiara. Da lì ho cominciato a perdere conoscenza, i pensieri a perdere i contorni, l’Inter a perdere ancora. Ho raccontato una strana storia a Werner su quella ragazza che stava seduta al tavolo di fronte. Anche Werner ha bevuto pur non avendo da festeggiare un cazzo, se non da buttar giù, insieme alle salsicce, una riunione di condominio dove aveva dovuto redigere anche il verbale. Gli ho detto che la ragazza di fronte era così seria perché non se la sentiva di invecchiare. Che le rughe e i capelli bianchi diventano manifestazioni dirette del Demonio, il male assoluto, più ancora di Montolivo e le emorroidi, luridi vessilli del decadimento fisico, che non possono essere tollerati al pari delle dichiarazioni di Raiola. Via libera quindi alle creme, alle maschere, agli impacchi a base di bava di lumaca Montolivo, al lifting, al botulino, all’acido ialuronico, alla tinta per capelli e al trapianto con i peli presi dal culo. Lui mi ha fermato e mi ha detto” Cianni, ma perché spendere tanti soldi in prodotti di bellezza quando si può semplicemente e gratuitamente controllare i muscoli della propria faccia?”. Non me l’aspettavo quella domanda del cazzo, ho preso tempo bevendo ancora, poi ho ribattuto convinto che quella ragazza per rimanere splendidamente così giovane aveva rinunciato giustappunto a qualsiasi forma di espressione, smettendo di sorridere e facendo finalmente emergere il tripudio di depressione e desiderio di morte che alberga in ognuno di noi. Come se ad allenarci ci fosse Montella. Come per qualcuno se Mario Gomez avesse ricominciato a buttarla dentro. Un viso di cemento e il brio tutto festoso di Pirlo. Ha più di 50 anni quella ragazza. Gli ho detto. Non ha sorriso neanche quando è nata la figlia, e ha smesso di farlo all’età di 10 anni dopo aver baciato per l'ultima volta Ken il fidanzato della Barbie. Sono 40 anni che è inespressiva. Ha smesso di ridere molto prima del fallimento di Cecchi Gori. Si è imposta di credere che la vita fa schifo a prescindere dalla Fiorentina che intanto era diventata Florentia Viola. “Cianni che cazzo dici! Io la conosco qvella lì, si chiama Christine, non ha 50 anni e ha sempre riso come una pazza. Era la ragazza più felice del mondo, e con la sua bella scvarpa Fiola girafa per Bolzano orgogliosa. L’hanno portata da tutti i medici possibili, sono ormai più di 10 anni che non ride più. Io ho avuto una storia con la sua migliore amica, e anche lei befefa come te e mi raccontava strane storie. L’ultima volta che si è ubriacata con la weiss mi fatto una confidenza pregandomi di mantenere il segreto, ma io quando befo un po’ e ho le riunioni di condominio non riesco a mantenere i segreti. Mi ha detto che aveva smesso di sorridere da quando sono arrivati i Della Valle”.