Non ci resta che prenderci quello che di buono è uscito da questo turnover integrale, e dire che forse è meglio persino la pasta, comunque la prova di Ilicic e Badelj, la conferma che l’operazione Salah è stata una genialata, e la Fiorentina vera riserviamola al Tottenham. Delude Vargas (Vives chi lo doveva marcare?), Aquilani e Rosi in un centrocampo inedito, Babacar sconta la mancanza di continuità tipica di chi è ancora acerbo. Il rigore che sbaglia infatti allappa il palato come una banana verde, è calciato con la stessa sufficienza di chi guida senza patente una Porsche Cayenne. Sconsiderata poi la gestione del vantaggio, inspiegabile l’atteggiamento difensivo almeno come la fase di accoppiamento dei porcospini, un implosione tattica che alla fine non ci permetterà di portare a casa la vittoria dentro a una partita dominata. Se avessimo vinto adesso saremmo qua ad elogiare i vantaggi del turnover, e invece siamo a recriminare. Amarezza a parte è così che vanno le cose nel calcio, abbiamo buttato via due punti, ma almeno abbiamo aumentato la consapevolezza di aver trovato un grande giocatore. Tata sbaglia goffamente un uscita ma è miracoloso su Maxi Lopez due volte, Rodriguez lo è invece sul salvataggio che para il culo al romeno pur non essendo lui il portiere, Basanta è solido come certi parallelepipedi che ho studiato a geometria. Oggi capisco finalmente che mi sarebbero serviti dopo 30 anni per fare un paragone. Gilardino impreziosisce la sua presenza in campo con la sponda per Salah. Montella fa delle scelte rischiose ma a fronte di quanto visto, ponderate, con la squadra che crea occasioni da gol, compreso purtroppo anche il rigore sbagliato (ce n’erano altri due, quello su Ilicic clamoroso). Poi sale di giri con l’ingresso in campo di Joaquin e Salah, che portano qualità a secchiate, purtroppo il tutto viene vanificato dal suicidio tattico con il quale siamo riusciti a regalare al Torino il contropiede del pareggio. Ancora punti persi in casa, che insieme ai tre rigori sbagliati tolgono ossigeno Champion alla classifica. Peccato. Toro più ostruzionistico di un campo minato, anche se Ventura sembra proprio un brav’uomo come quelli che potresti incontrare alla Conad, uno di quelli che vorrei tanto abbracciare, ma poi mi rendo conto che abbraccio le persone solo quando devo pulirmi le mani. Prendere un gol a fine partita dopo essere riusciti a trovare il bandolo della matassa di una partita complicata, fa male, è un momento duro della giornata, di quelli difficili, avvelenati ulteriormente dal fatto che ti era sembrato di averla scampata bella con il miracolo di Tata. Macché. Ho vissuto così solo un altro dramma nella mia vita, quando vidi la Rita cercare su Google “Lezioni di ballo latino americano di coppia”, sperai che avesse un amante. Le quasi vittorie sono malvagie come certe ragazze che chiamano la Polizia, “Ma se non volevi venire a letto con me perché ti sei seduta accanto sulla tramvia?”.