Vuol dire che ci tureremo il naso come quando l’elettorato più moderato votava Democrazia Cristiana. Stasera bisogna unire i sentimenti sotto ad unica bandiera. Magari se in certi momenti della partita mi sentirò di evadere da questo forte senso dello Stato, lo farò di nascosto come Gino Paoli. E qualcuno a caso lo manderò affanculo con la scusa di andare in bagno. Del resto se i’ mi babbo fosse ancora vivo ora direbbe “Smettila di dire in giro che sono morto!”. Non è il momento dei risentimenti, ma quello di andare oltre alle beghe di condominio. Ci serve una notte magica che unisca tutte le diverse anime del tifo, si, ci servono anche quelli di “Diamanti grasso”, “Salah? Meglio andare a Sharm el-Sheikh”, “Badelj unn’è bono!”. “Montella, la Roma, Cerci, Rosi, Pradè, la pajata fa cahare”. Prevedo la difesa a 4 con Savic e Rodriguez centrali, Alonso a sinistra e Richards a destra. Badelj, Pizzaro e Mati Fernandez a centrocampo, mentre i tre davanti saranno Gomez, Salah e Joaquin. Le alternative sono Pasqual e Basanta al posto di Alonso, Tomovic al posto di Richards e Aquilani in alternativa a Badelj. Parola d’ordine “Vincere”, che forse fa un po’ troppo guerriglia, è un uso troppo militare della metafora per i miei gusti. Come quando si esorta la squadra a scendere in campo con gli occhi della tigre, o ancora peggio con il coltello tra i denti, mentre a te non fanno passare nemmeno il panino con la porchetta perché fa troppo Ariccia, Roma, Montella, Cerci, Rosi, Pradè, la pajata fa cahare, Della Valle e il Colosseo ecc. ecc. E poi questo evocare le armi più o meno da taglio, a prescindere che l’Isis sia veramente alle porte di Roma, e allora la porchetta di Ariccia, Montella, Cerci, Rosi, Pradè, la pajata fa cahare, Della Valle e il Colosseo ecc. ecc. insomma mi sembra fuori luogo. Per esempio, a me il coltello tra i denti evoca il sesso orale da quando ho saputo dal Bambi di una triste storia di violenza sulle donne che è stata consumata in via Maffia, dove purtroppo con tutto questo uso della metafora guerrafondaia poi si fanno i conti con la delinquenza sotto casa. Il Bambi lo conosce bene i’ Galli, tifoso Viola che ha sempre preteso che chi va in campo debba sputare sangue per la maglia, radere al suolo le difese avversarie, mordere le caviglie, avere occhi iniettati di sangue, coltello tra i denti ecc. ecc. Poi si fa presto a confondere la metafora con la realtà, l’altro giorno è andato a prendere la fidanzata alla scuola Gaetana Agnesi dove lei insegna ai bambini delle elementari. Lei che è anche molto ironica quando lo ha visto gli ha chiesto se era una pistola quella che aveva nei pantaloni o era solo la felicità di vederla. Lui ha risposto entrambe, e poi l’ha costretta a salire sul furgone.