Ilicic purtroppo non ha potuto partecipare a “Corri la Vita” in quanto corri e non ciondola, mentre Richards pur essendo un ‘88 è così straripante da ricordare un ‘66 come l’Arno. Alla fine sarà solo un pari da infilare nel rosario delle domeniche di penitenza, un pari che ancora una volta mostra una squadra dalla forte personalità, che gioca in trasferta come se fosse in casa, ma che ha serie difficoltà ad andare in gol. Per fortuna dimostra anche di avere la forza di reagire al vantaggio di Quagliarella andando a riprendersi almeno quel punto che non fa morale, che non fa classifica, e che alla fine non ti permette nemmeno d’incazzarti per bene. Un punto da prendere come un Aulin per il mal di testa. Siamo una squadra che per adesso piace più alle nonne che ai nipoti, perché sembra seguire certi consigli premurosi e dal sapore antico, anche se ad andare piano non si va tanto sano visto che comunque si rompono tutti, e non si va nemmeno tanto lontano, al massimo si arriva al Bobolino. Certe nonne non sanno che oggi c’è Italo, l’Alta Velocità, la Roma e la Juve. L’Aulin non ci può aiutare perché il mal di testa ci viene a guardare la testa della classifica. Lontana come Scandicci prima della tramvia. Una squadra dai foschi orizzonti ma da un nitido sviluppo orizzontale della manovra, l’unico che va dritto in verticale è Diegone Della Valle quando attacca Renzi. Montella ha più alibi di Amanda Nox, ma la Fiorentina ha comunque una caratura tecnica superiore a Genoa, Sassuolo e Torino, alibi che non giustificano tre pareggi che non fanno sangue, e che ci collocano nei paraggi di buche e poggi. “Sarà presto”, come diceva quello che non riusciva a vendere le camiciole di lana sulla spiaggia. Speriamo allora che rinfreschi presto sul mare di problemi che sembrano frenare la squadra. Colpisce la lentezza di Badelj superiore anche all’avanzare della fila fuori dagli Uffizi, e colpisce anche Borja Valero, fuori fase come se gli mancasse il Polase. Se con la riforma del lavoro Renzi ci permetterà di licenziare con un semplice tweet, speriamo che con la riforma del calcio, Tavecchio ci consenta di mandare in gol Gomez e Rossi con una semplice mail. Intanto Montella assediato dalle critiche si è comprato una stampante 3D per fabbricarsi l’alibi nel caso si rompa anche il pullman della squadra. A Firenze circola voce che subito dopo aver sponsorizzato Di Francesco, a Bucchioni si sia posato in faccia un camaleonte diventando subito marrone. Spero mi si voglia riconoscere che lo striscione scritto l’altro giorno a favore di Bernardeschi e Babacar venga considerato uno schema. Un’efficacia espressiva la mia, che per questa squadra equivale a trovare un Gronchi rosa. Non vorrei passare però per un cafone visto che ho scritto parole di affetto solo per la nostra BB, e non ho fatto gli auguri all’unica vera BB, i suoi anni non si dicono, ma è sicuramente un risultato migliore del pareggio a Torino, diciamo che per un gol come quello suo ci vogliono due Bernardeschi e due Babacar.
PS: oggi la Riblogghita è su Radio Toscana "Ape Gaia" dalle 14:00 alle 15:00
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