All’improvviso è diventato tutto buio, niente di così peloso come quello invece più famoso, no, la tromba d’aria è roba seria e non si tromba. Dopo il nero il bianco della grandine, due colori che insieme diventano due colori di merda come la situazione che si è venuta a creare ieri in città, con alberi divelti e disagio un po’ ovunque tranne che nel bunker antiatomico dove Gomez cerca di difendere la sua fama di bomber. Un casino insomma, o forse è solo che non siamo abituati a fenomeni di tropicalizzazione così violenti, come invece lo sono a Roma dove nella zona dell’Olimpico per colpa della bassa pressione si formano anche fenomeni tipici chiamati “puncicate”. Sempre ieri, al netto della tromba d’aria, sarebbe potuto essere il primo appuntamento su Radio Toscana con la splendida Gaia Nanni, un uragano di donna che ti fa venire l’alta pressione, fiorentina contraria a quelle di Rive Droite “fihose” anche quando non son “fihe”, piene di remore mentali e di sopracciò. Lei no, è una sanfredianina vera, immediata, carnale, festosa, esplosiva. In più con un talentone che si vede da lontano proprio come il Cupolone. Una bruna che potrebbe essere stata benissimo anche una Brunelleschi. L’altro giorno abbiamo parlato brevemente su quella che potrebbe essere la formula giusta per inserire brandelli di “Riblogghita” nella sua trasmissione, che per quanto riguarda l’incipit tratto dal blog avrà uno spazio il lunedì dopo la partita. Ci siamo trovati subito in sintonia, lei con due fette di pane e salsiccia cruda visto che è a dieta, io con la Cinta Senese perché sono fiorentino. Birra a sancire il tripudio dell’insaccato e della coscia stagionata che ho sempre preferito alle pere cosce. Vista la maturata sintonia avevo scritto al volo qualcosa anche sulla partita di coppa che lei avrebbe potuto usare per dare il via alla nostra collaborazione che poggia tutto su una stima reciproca, ma in mancanza di pioggia. Poi invece l’uragano. Forse grazie alla promessa di un bel tocco di lardo di Colonnata riuscirò a far chiamare quello spazio “La Ribloggaia”, se non troverò il lardo di Colonnata vero, intanto mi tolgo la voglia e chiamerò così almeno l’editoriale di oggi. La tropicalizzazione insomma ci ha riportato tutti con i piedi bagnati per terra, sono saltati tetti, lucernari, tombini, ed è saltata anche quella nostra sintonia così piena di trigliceridi. La fascia oraria della trasmissione “L’Ape Gaia” è quella che va dalle 14:00 alle 15:00 tutti i giorni dal lunedì al venerdì. Ma cosa avrebbe potuto leggere quel mito di donna a km zero? Quel talento biologico avrebbe potuto dire: “La partita di ieri ha detto che Gomez è ancora in crisi. Renzi però parla di 1000 giorni. Non possiamo aspettare così tanto. Montella da buon Napoletano, pratico, ha capito il problema del tedesco prima di Renzi. Da oggi Gomez mangerà anche le croste della pizza che prima invece lasciava sul piatto. Intanto Montolivo esce allo scoperto “Sono scandalizzato che a Firenze si siano commossi di più per la morte dell’orsa Daniza, che non per la mia frattura”. Certo non è la stessa cosa, manca la sua voce di San Frediano. Se la prossima volta ci sarà l’alluvione allora vuol dire che io e la Gaia si porta merda.