La giornata di campionato è partita con il botto Cesena-Empoli, ovvero, con un antipasto appetitoso come cibo per gatti. Chi ha pensato a filosofie popolari del tipo “il buongiorno si vede dall’anticipo delle 18:00, isolandolo come per servircelo in modo da dargli la meritata evidenza, lontano cioè dal marasma della contemporaneità, deve essere lo stesso che ha inventato la pizza sottovuoto che scade dopo tre anni. Non surgelata come Tavecchio naturalmente, sottovuoto, una pizzetta che non richiede nemmeno di stare in frigo. Un cibo studiato per l’esercito americano, in grado di durare a lungo e senza richiedere particolari cure nella conservazione. Proprio come il nostro calcio che non ha certo cura di se stesso, e infatti esporta Prandelli come se fosse quel “pepperoni” che vediamo sempre comparire nei film e nelle serie tv quando qualcuno ordina un cartone di pizza. I soldati americani si stanno già leccando i baffi, i turchi molto meno, da noi gli stadi si svuotano. Pensiamo alla Fiorentina che è meglio, a una partita scorbutica, che ci dirà qualcosa di più su questo inizio tribolato, tra critiche, crisi e trombe d’aria. La Fiorentina ha bisogno di vincere, di convincere se stessa che è sulla strada giusta, e quale miglior occasione se non una partita su un campo notoriamente difficile e contro una squadra scorbutica come quella di Colantuono? Abbiamo rosa vasta e di qualità, al netto degli infortuni e delle partite di coppa, delle crisi d’identità tedesche e dei contratti in scadenza, nessun alibi quindi. No. Un no come quello degli scozzesi al referendum. Solo tre punti. Per non farci ingoiare un panino nero come quello giapponese, affumicato così come il formaggio, con legno di bambù. Ci basta la maglia nera, la terza, e speriamo non quella della classifica. “Vincere e vinceremo” mi verrebbe da dire se anche questo non fosse un modo un po' troppo nero per esortare squadra e ambiente che vede sempre tutto nero. Mi viene da pensare a un gol vittoria di Richards, ma non so perché anche questo mi sembra un pensiero troppo scuro, e se comprassimo un cross dal fondo per la testa di Gomez? “Buona sera, Finanza, mi fa vedere lo scontrino di quel cross?”. Purtroppo anche i nostri cross dal fondo sono tutti a nero, Tomovic e Alonso sono contratti e contraffatti, sono restii alle regole di quel ruolo. La linea di fondo è diventata come un fondo nero. E mentre per Tavecchio e quelli che studiano il palinsesto televisivo consigliamo un generatore di menù automatico, una simpatica slot machine delle varie portate che vanno a comporre il menù calcistico della domenica, non ci resta che scavare dentro di noi fino a trovare la vittoria. Il nostro oro nero.