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martedì 2 settembre 2014

Ezechiele Lupo


Inizia settembre e finisce il mercato, dopo Badelj ecco Kurtic dal Sassuolo e Richards dalla Premier, arrivano insieme alla schiacciata con l’uva senza semi, mentre la vittoria in campionato dovrebbe arrivare prima delle castagne e delle giornate più corte. Poi, visto il successo dell’iniziativa e il conseguente affollamento al distributore del latte, ho fatto un sforzo e ne ho messo un secondo. Anche perché è stato ancora record per il terzo giorno consecutivo e ormai siamo ad un passo dalle 2000 visite. Nel frattempo che analizziamo la bontà delle operazioni in entrata, Foco testa i primi lotti dal nuovo erogatore in uno slancio di sano altruismo. Sarà lui a fare la manutenzione. Se qualcuno ancora si aggrappa alla sfortuna dopo la traversa di Ilicic, invece che all’erogatore del altte, significa che non è al corrente della storia di Kramer che lo scorso 13 luglio è diventato campione del mondo sull'erba del Maracana, ma a lui non basta chiudere gli occhi per ricordarselo. O per gustare il nettare bianco alla fonte. E’ costretto a riguardarsi il video della partita. Un destino più amaro del latte senza zucchero, quello del ventitreenne centrocampista tedesco, che quella sera giocò solo per una trentina di minuti prima che uno scontro con l’argentino Ezequiel Garay lo costringesse a uscire dal campo. La botta gli ha procurato un'amnesia circoscritta, in pratica non ricorda più niente di quella partita. Non Kramer contro Kramer quindi, ma contro Ezechiele 25:17 che in un orecchio, un attimo prima del tremendo urto gli ha bisbigliato: “Il cammino dell'uomo timorato è minacciato da ogni parte dalle iniquità degli esseri egoisti e dalla tirannia degli uomini malvagi. Benedetto sia colui che nel nome della carità e della buona volontà conduce i deboli attraverso la valle delle tenebre, perché egli è in verità il pastore di suo fratello e il ricercatore dei figli smarriti. E la mia giustizia calerà sopra di loro con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno su coloro che si proveranno ad ammorbare e infine a distruggere i miei fratelli. E tu saprai che il mio nome è quello del Signore quando farò calare la mia vendetta sopra di te.” Una tremenda vendetta. E il tempo non ha migliorato la situazione. "I medici sono certi che i miei ricordi su quella parte della finale della Coppa del Mondo non torneranno" ha spiegato Kramer. Il giocatore pare rassegnato alla terribile beffa: dimenticare mezz'ora di una vita non è grave, purché non sia quella mezz'ora. Mentre la Fiorentina non ha più alibi e dovrà puntare almeno al terzo posto, e visto che lo scorso anno ho avuto un brutto scontro con Ezechiele Lupo, che nel sottopassaggio delle Cure mi bisbigliò qualcosa nell'orecchio a proposito dei tre porcellini , forse, ditemi che anche io mi sono dimenticato qualcosa d'importante. Non è che abbiamo vinto il terzo scudetto e non lo so? Che quei tre insomma non erano i porcellini. Perché sennò oggi prendo ferie e corro subito a riguardarmi tutti i filmati.