La
serie A mette il cacciucco nel motore, e così Livorno si risveglia
felice come un cane con il muso fuori dal finestrino, intanto la festa
del 2 giugno è stata di quelle low cost, in linea con l’offerta della
Juve per Jovetic, in linea con un Europa in crisi, tranne appunto Livorno
impazzita di gioia. Il ritorno del Livorno in serie A ci ricorda
soprattutto Lucarelli e Protti, quest’ultimo tornato alla ribalta anche perché
usato da Cognigni come risposta alla Juve, insomma, uno di quei Protti
che danno tanta soddisfazione, un po' rumorosi è vero, ma che però liberano e lasciano tracce
della fiammata Marrrone nelle mutande. E dopo Alonso e Iakovenko
arrivano anche Ioaquin e Minua, mentre gli altri sono ancora a
raccattare idee e soldi, si parla anche di Théréau e addirittura di
Gomez che sarebbe conteso con il Napoli che però se prima non piazza
Cavani non ha la disponibilità economica, ma solo la pizza. Firenze si
sa, con i Della valle è invece oasi felice, mentre a proposito di piazza,
quella più felice ieri sera era Piazza Mascagni a Livorno, dove alla
pizza preferiscono il 5 e 5, che non è il risultato della partita contro
l’Empoli. Noi invece il centravanti lo compriamo lo stesso, anche se
Marotta non trova i soldi, e visto che siamo una società di un altro
pianeta, se la Juve non caccia i soldi necessari, potremo dargli al limite
Giovetic. Poi ci saranno sempre gli scontenti, nasi e parrucche finte,
ci sarà sempre chi sente gli odori della pontellizzazione uscire fuori
dalla cucina, e con questi magari ci cucina una gran bella figura
Marrone, neanche in comproprietà, no, tutta sua, l’intero cartellino del
ridicolo e dell’autolesionismo che purtroppo è stato a bilancio da queste
parti per lungo tempo, oggi finalmente ammortizzato, con qualche
tentativo sempre più isolato, più che altro disperato, poco convinto e
solo in occasioni sporadiche come le sconfitte, il tentativo di ritirare
fuori la testa dalla condizione Marrone fa il paio con il tentativo
disperato di Marotta di mettere Marrone dentro a un’offerta ridicola
proprio come quel modo di fare tifo. Certo, ognuno vive la propria passione come
crede, e se crede in Tutunci è giusto che oggi si trastulli il cinci, e
per chi il mondo è bello perché è avariato potrà sempre rimpiangere
l’attaccamento alla squadra di Zamparini o le velleità di Preziosi,
Marotta potrà continuare a offrire fondi di magazzini cercando di farli
passare per l’ultima collezione, magari a Moena qualcuno vorrà fare
ancora collezione di figure marroni, pernici come eiaculazioni precoci.
Il bello è proprio questo, avere la stessa passione ma viverla in
maniera diversa, rispetto tutti ma sono contento di essere dalla parte
di quelli che godono ancora quando la Fiorentina vince, di quelli che non
sono spariti pensando che il calcio a Firenze fosse finito per colpa di
Bettega che s’è portato via il Messia a braccetto. Si, ognuno segua la
propria natura, guardi pure quello che gli pare.