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sabato 15 giugno 2013

Il nuovo ciclo

Il fumo elettronico in Usa vale un miliardo, un milione in più è invece la richiesta secca di Ljajic che fa sbroccare Furio Valcareggi, del resto Adem ha dalla sua la forza di un contratto in scadenza e molto più arrosto che fumo elettronico nel suo magnifico girone di ritorno. E poi non c’è ancora un Ramadani elettronico per smettere dai procuratori, e anche El Ham e Mati Fernandez guadagnano molto più di Ljajic, eventualmente chiudere a 1,5 con clausola rescissoria e poi vendere se proprio si considera immorale l’aumento di un milione secco come ritiene Valcareggi seduto sulla sua zolfara così poco elettronica ma sempre così pronta a incendiarsi. Intanto sembra essersi riavvicinato anche il Pek, prima disorientato dai picchi ormonali generati da una seconda vita calcistica inattesa, e poi probabilmente curato con l’elettroshock elettronico che a Firenze sembra avere un mercato che vale più o meno il nuovo ingaggio di Ljajic, e che interessa tutti coloro che vedevano ombre di pontellizzazione lunghe come cipressi, che sentivano voci di dismissione anche con il cerume ormai stratificato nel lutto e fritto nello strutto, quello che alla fine gli impediva di digerire l’abbandono di Prandelli. La campagna abbonamenti va alla grande e per ragioni di carattere sociale è stata affiancata a quella dell’elettroshock elettronico ideata per facilitare tutti coloro che vorranno finalmente lasciarsi andare al nuovo ciclo, la Bice ci mostra il manifesto di questa nuova campagna pubblicitaria mentre lo slogan un po’ forte sarà “Se vuoi ancora Tutunci allora vuol dire che non capisci proprio un cinci”. Va detto però che la maggioranza dei tifosi ha già metabolizzato, che vive nell’entusiasmo senza vergogna, gente che ha superato il lutto e che oggi si veste persino di grigio pensando ai Della Valle, c’è chi ha addirittura buttato via i nasi e le parrucche finte come fossero un pacchetto di sigarette, insomma, che ha deciso di smettere di rompere i coglioni e che oggi si è finalmente riappropriato della passione per la Fiorentina. La Bice ha girato molto nell’ambiente tifo, ha voluto toccare con mano questo scongelamento nei confronti della proprietà, e lo sbrinamento effettivamente c’è stato, sono stati staccati tutti i poster di Zamparini dalle varie sedi di ritrovo, si è abbandonato il dialetto bresciano e finalmente si è ritornati a sentire espressioni tipiche come “un tu capisci una sega”, si perché in certi circoli ci si è ricreduti ma si continua comunque a capire poco per questioni di DNA che esulano dall’autelosionismo, l’intercalare di qualche bestemmia ha comunque riportato l’atmosfera di un tempo, il fair play finanziario non ha più l’aspetto mostruoso della smobilitazione, tanto che oggi la bestemmia serve proprio per dare forza a certe frasi liberatorie del tipo “porco di qua e porco di là...allora non ci avevo capito proprio una sega sulla pontellizzazione”. Si, la Bice ci racconta che è tornato l’ottimismo, anche tutti quegli angoli creati apposta per i bambini sono stati liberati dai giochi Preziosi, via i tappeti comprati da Tutunci dalle sale dove si pregava che la Fiorentina perdesse, qualcuno è tornato persino a mangiare il lampredotto, e soprattutto le tifose hanno dimenticato Montolivo. E’ proprio nell’universo femminile Viola che la Bice ha trovato il più rinnovato entusiasmo, si è tornati a credere nella società, si è bruciata addirittura la famosa lettera incorniciata del Vuturo che pretendeva un confronto con i Della Valle, ormai si brinda convinti al futuro, e la Bice che ama sempre immortalare certi momenti ci ha inviato l’attimo preciso nel quale ci si abbandona allo stupore per una Fiorentina che ha davanti a se solo il vento in poppa.