Il
fumo elettronico in Usa vale un miliardo, un milione in più è invece la
richiesta secca di Ljajic che fa sbroccare Furio Valcareggi, del resto
Adem ha dalla sua la forza di un contratto in scadenza e molto più
arrosto che fumo elettronico nel suo magnifico girone di ritorno. E poi
non c’è ancora un Ramadani elettronico per smettere dai procuratori, e anche El Ham e Mati Fernandez guadagnano molto più di Ljajic,
eventualmente chiudere a 1,5 con clausola rescissoria e poi vendere se
proprio si considera immorale l’aumento di un milione secco come ritiene
Valcareggi seduto sulla sua zolfara così poco elettronica ma sempre così
pronta a incendiarsi. Intanto sembra essersi riavvicinato anche il Pek,
prima disorientato dai picchi ormonali generati da una seconda vita
calcistica inattesa, e poi probabilmente curato con l’elettroshock
elettronico che a Firenze sembra avere un mercato che vale più o meno il
nuovo ingaggio di Ljajic, e che interessa tutti coloro che vedevano
ombre di pontellizzazione lunghe come cipressi, che sentivano voci di
dismissione anche con il cerume ormai stratificato nel lutto e fritto
nello strutto, quello che alla fine gli impediva di digerire l’abbandono di Prandelli. La
campagna abbonamenti va alla grande e per ragioni di carattere sociale è
stata affiancata a quella dell’elettroshock elettronico ideata
per facilitare tutti coloro che vorranno finalmente lasciarsi andare al nuovo
ciclo, la Bice ci mostra il manifesto di questa nuova campagna
pubblicitaria mentre lo slogan un po’ forte sarà “Se vuoi ancora Tutunci
allora vuol dire che non capisci proprio un cinci”. Va detto però che
la maggioranza dei tifosi ha già metabolizzato, che vive nell’entusiasmo
senza vergogna, gente che ha superato il lutto e che oggi si veste
persino di grigio pensando ai Della Valle, c’è chi ha addirittura
buttato via i nasi e le parrucche finte come fossero un pacchetto di
sigarette, insomma, che ha deciso di smettere di rompere i coglioni e
che oggi si è finalmente riappropriato della passione per la Fiorentina.
La Bice ha girato molto nell’ambiente tifo, ha voluto toccare con mano
questo scongelamento nei confronti della proprietà, e lo sbrinamento
effettivamente c’è stato, sono stati staccati tutti i poster di
Zamparini dalle varie sedi di ritrovo, si è abbandonato il dialetto
bresciano e finalmente si è ritornati a sentire espressioni tipiche come
“un tu capisci una sega”, si perché in certi circoli ci si è ricreduti
ma si continua comunque a capire poco per questioni di DNA che esulano
dall’autelosionismo, l’intercalare di qualche bestemmia ha comunque
riportato l’atmosfera di un tempo, il fair play finanziario non ha più
l’aspetto mostruoso della smobilitazione, tanto che oggi la bestemmia
serve proprio per dare forza a certe frasi liberatorie del tipo “porco
di qua e porco di là...allora non ci avevo capito proprio una sega sulla
pontellizzazione”.
Si, la Bice ci racconta che è tornato l’ottimismo,
anche tutti quegli angoli creati apposta per i bambini sono stati
liberati dai giochi Preziosi, via i tappeti comprati da Tutunci dalle sale dove si pregava
che la Fiorentina perdesse, qualcuno è tornato persino a mangiare il
lampredotto, e soprattutto le tifose hanno dimenticato Montolivo. E’
proprio nell’universo femminile Viola che la Bice ha trovato il più
rinnovato entusiasmo, si è tornati a credere nella società, si è
bruciata addirittura la famosa lettera incorniciata del Vuturo che
pretendeva un confronto con i Della Valle, ormai si brinda convinti al
futuro, e la Bice che ama sempre immortalare certi momenti ci ha inviato
l’attimo preciso nel quale ci si abbandona allo stupore per una
Fiorentina che ha davanti a se solo il vento in poppa.
