L’intervista
a Jovetic oltre che a cercare di forzare la mano ci dice soprattutto
che il mondo è proprio cambiato, e a questo proposito la Bice che è
sempre sul pezzo ci fa subito uno schizzo, una sintesi gra-fica, e nello
specifico lo fa denunciando trenta anni di attività di disboscamento
che riguarda bene o male tutte le principali foreste del pianeta, anche
parti del pianeta più intime dove fortunatamente lo schizzo trova sempre
rifugio, la Bice con questo vuole però anche sottolineare che nel
calcio la parte boschiva che più è cambiata è quella sulla testa, zona
sempre più capace di schizzare e meno di pensare, di produrre cioè
comportamenti a spasso col tempo. Anche il mondo del calcio è cambiato
quindi, e non poteva essere che così, non solo per le creste, per i
naturalizzati in Nazionale, per i bresciani di colore che fanno sempre
più colore, e per l’estinzione del libero e dei terzini, è cambiato
soprattutto dopo la sentenza Bosman che ha messo nell’angolo le società e
dato grandissimo potere ai procuratori. L’intervista di JoJo contiene
tutta questa arroganza, diciamo pure un triplo concentrato, di chi nel
calcio di oggi può assicurarsi contratti importanti che intanto sono
l’assicurazione nel caso d’infortuni o di rendimento scarso, ma che però
non valgono più niente se c’è qualcun’altro che ti offre di più. Quello
che non è cambiato evidentemente è un certo modo di agire scorretto
come quello della Juve che si accorda con un giocatore sotto contratto
appunto, e come quello della Lega che non interviene sanzionando chi non
rispetta le regole. Certo, il ritornello è sempre lo stesso, e su
quello si punta per far saltare i contratti in essere, non conviene
tenere i giocatori scontenti, non conviene fare entrare i mal di pancia
dentro allo spogliatoio, e tutti i metodi sono buoni quindi, i ricatti
soprattutto da parte di chi ha anche altre procure e magari non ti
agevola un rinnovo di contratto in scadenza, o società che ti ostacolano
nel mercato con operazioni di disturbo. Insomma un quadro che a
differenza dello schizzo della Bice sembra meno gradevole, e che i Della
Valle per fortuna non sembrano però voler appendere alla parete del
loro modo di fare calcio e impresa. No ai ricatti, no alle forzature e
no alle scorrettezze, sembra che la parola d’ordine sia intransigenza su
questi punti, e a noi basta, perché è già una bella garanzia a
protezione di certi valori, uno scudo all’arroganza di chi è abituato
alle maniere forti e sporche. Non importa se Jovetic se ne andrà, anzi,
probabilmente grazie alla sua cessione la Fiorentina sarà ancora più
forte, perché a differenza di Montolivo lui almeno ha rinnovato, ma se
ne vada però nel rispetto delle regole e delle promesse, del resto i
giocatori passano e la maglia rimane, passano come passerà anche questa
moda della passera, mentre la voglia per la passera come la maglia
rimane.