Leggo
poco ma quel poco è di assoluto spessore, ieri ho abbandonato persino
una raccolta di Alan Ford a metà, che di solito uso come spessore per
pareggiare il piede mancante di una vecchia credenza tarlata, per andare ad
approfondire la filosofia orientale su un sito cinese nel quale è stato
pubblicato questo annuncio commerciale “Calza pelosa anti pervertiti”,
un titolo dal taglio sociale profondo, un approccio diretto per non dire
furibondo rivolto a risolvere concretamente la problematica della
violenza sulle donne senza se e senza ma, un titolo accompagnato da
un’immagine altrettanto dura che mostra un paio di collant pelosi da
indossare in estate in modo da abbattere la libidine come fossero
polveri atmosferiche e fermare così certi pervertiti da propositi di
stupro. E mentre da noi ragazze incuranti indossano short inguinali che
ci fanno venire la pubalgia, diventando incuranti ma allo stesso tempo
anche inculanti, in Cina la donna si abbrutisce per spegnere i bollenti
spiriti. E allora una domanda sorge spontanea come un passaggio laterale
a un metro di Montolivo, ma se una donna disinnesca la propria
femminilità per salvaguardarsi dal malintenzionato, allo stesso tempo
mortifica anche tutte le possibilità che invece avrebbe con le sue belle
gambette depilate che attirerebbero come mosche aitanti cinesi di buona
famiglia e di buone intenzioni. Da noi invece non si fanno tante seghe
mentali, le seghe le lasciano fare a chi le guarda perché una donna
costretta a essere un lupo mannaro a gettone è una sconfitta per la
nostra società, ancora di più di una partita della Nazionale di
Prandelli alla Confederation Cup, si è vero che con il Giappone ha vinto
ma per farlo ha usato la filosofia della donna cinese col pelo
posticcio, in poche parole l’Italia si è fatta dominare, ha fatto finta
di essere morta per cercare di distogliere il Giappone dall’intento di
infierire, ma adesso che il livello tecnico degli avversari salirà sarà
bene pensare a qualcosa di diverso da un semplice modulo ad albero di
Natale per istigare la generosità altrui, perché la filosofia orientale
fatta di così tanta generosità specie se davanti al simbolo del Natale
non la ritroveremo più, non potremo più scartare tutti quei doni sotto
forma di pali, troveremo invece l’indole ben più carognesca degli
spagnoli e dei brasiliani che tenderanno a stuprarci bene bene. E’ anche
vero che una
squadra che gioca con l’Honda è una squadra difficile da
arginare sia come ritmo che come velocità, ma è anche una squadra da
sempre votata al harakiri dell’autogol, come invece nella nostra
tradizione dopo lo spaghetto e il mandolino è entrato ormai di forza
anche il rigore regalato a Balotelli a prescindere dalla presenza o meno
in zona di Bergonzi. E se il migliore in campo è stato Kagawa bisogna
riconoscere che è stata più l’Italia a fare Kagawa, comunque anche
meriti alla nostra Nazionale che grazie alla sua esperienza e alla
fortuna esce imbattuta da una partita che avrebbe invece meritato di
perdere. Adesso bisognerà continuare a utilizzare lfilosofiia orientale
per levarci le gambe pelose, anche se con il Brasile non basterà più
stare lì immobili facendo finta di essere privi di ogni senso tattico,
la Bice sostiene che per schifare gli avversari Prandelli farà scendere
in campo tutti con la maschera di Montolivo.
