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giovedì 20 giugno 2013

Filosofia orientale

Leggo poco ma quel poco è di assoluto spessore, ieri ho abbandonato persino una raccolta di Alan Ford a metà, che di solito uso come spessore per pareggiare il piede mancante di una vecchia credenza tarlata, per andare ad approfondire la filosofia orientale su un sito cinese nel quale è stato pubblicato questo annuncio commerciale “Calza pelosa anti pervertiti”, un titolo dal taglio sociale profondo, un approccio diretto per non dire furibondo rivolto a risolvere concretamente la problematica della violenza sulle donne senza se e senza ma, un titolo accompagnato da un’immagine altrettanto dura che mostra un paio di collant pelosi da indossare in estate in modo da abbattere la libidine come fossero polveri atmosferiche e fermare così certi pervertiti da propositi di stupro. E mentre da noi ragazze incuranti indossano short inguinali che ci fanno venire la pubalgia, diventando incuranti ma allo stesso tempo anche inculanti, in Cina la donna si abbrutisce per spegnere i bollenti spiriti. E allora una domanda sorge spontanea come un passaggio laterale a un metro di Montolivo, ma se una donna disinnesca la propria femminilità per salvaguardarsi dal malintenzionato, allo stesso tempo mortifica anche tutte le possibilità che invece avrebbe con le sue belle gambette depilate che attirerebbero come mosche aitanti cinesi di buona famiglia e di buone intenzioni. Da noi invece non si fanno tante seghe mentali, le seghe le lasciano fare a chi le guarda perché una donna costretta a essere un lupo mannaro a gettone è una sconfitta per la nostra società, ancora di più di una partita della Nazionale di Prandelli alla Confederation Cup, si è vero che con il Giappone ha vinto ma per farlo ha usato la filosofia della donna cinese col pelo posticcio, in poche parole l’Italia si è fatta dominare, ha fatto finta di essere morta per cercare di distogliere il Giappone dall’intento di infierire, ma adesso che il livello tecnico degli avversari salirà sarà bene pensare a qualcosa di diverso da un semplice modulo ad albero di Natale per istigare la generosità altrui, perché la filosofia orientale fatta di così tanta generosità specie se davanti al simbolo del Natale non la ritroveremo più, non potremo più scartare tutti quei doni sotto forma di pali, troveremo invece l’indole ben più carognesca degli spagnoli e dei brasiliani che tenderanno a stuprarci bene bene. E’ anche vero che una squadra che gioca con l’Honda è una squadra difficile da arginare sia come ritmo che come velocità, ma è anche una squadra da sempre votata al harakiri dell’autogol, come invece nella nostra tradizione dopo lo spaghetto e il mandolino è entrato ormai di forza anche il rigore regalato a Balotelli a prescindere dalla presenza o meno in zona di Bergonzi. E se il migliore in campo è stato Kagawa bisogna riconoscere che è stata più l’Italia a fare Kagawa, comunque anche meriti alla nostra Nazionale che grazie alla sua esperienza e alla fortuna esce imbattuta da una partita che avrebbe invece meritato di perdere. Adesso bisognerà continuare a utilizzare lfilosofiia orientale per levarci le gambe pelose, anche se con il Brasile non basterà più stare lì immobili facendo finta di essere privi di ogni senso tattico, la Bice sostiene che per schifare gli avversari Prandelli farà scendere in campo tutti con la maschera di Montolivo.