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mercoledì 12 giugno 2013

Flop player

I ciabattini non fanno sconti, così come anche Haiti che aspetta proprio i titolari per raggiungere un risultato storico senza che nessuno possa avanzare le solite scuse, Marotta ne deve prendere atto così come Prandelli. Ancora brutte figure. E se per la Nazionale la speranza è almeno seduta buona buona nella sala d’aspetto, in attesa di un condizione fisica che ci chiami per il nostro turno, per quanto riguarda Marotta la certezza è invece quella che continuerà a raccattare figure di merda in giro per l’Europa. Florentino Perez infatti, incazzato non solo per assonanza, ma anche perché Marotta ha il viziaccio di parlare con i giocatori senza passare prima dalle società che ne detengono il cartellino, non fa sconti, no, neppure lui, anzi, proprio come i ciabattini espone il tariffario. E Marotta si sa che soffre tremendamente di clausola rescissoria, un’impietosa diagnosi che è giunta dopo anni e anni di analisi di bilancio, un verdetto che non lascia scampo. Non ci sono soldi. E mentre le infezioni di Anelka e Bendtner hanno lasciato il segno sballando tutti i valori presenti, valori come la correttezza che sono invece alla base per alcuni prima di farti sedere al loro tavolo, la febbre da clausola rescissoria colpisce senza pietà, fa delirare la dirigenza bianconera che ha persino sposato la causa di Renzi e vorrebbe rottamare i fondi di magazzino rivogandoli di resto a destra e a manca. E dopo aver fatto imbufalire anche Florentino, sembra che Diego abbia addirittura rilanciato, e oggi si dice che a Marotta non siano più sufficienti neanche i 30 milioni cash, ma se vuole Jovetic dovrà consegnare alla città anche la seconda linea della tramvia come prova di appartenenza alla corrente  renziana. Impazzano intanto le voci su Gomez, come invece al contrario non esce uno spiffero dagli abbottonatissimi Pradè e Macia che gettano sul lastrico stuole di giornalisti affamati di notizie che intanto s’inventano trattative e anche un mestiere facendo la fila per l’abbonamento al posto degli altri in cambio di una soffiata che spesso si rivela nient’altro che un scorreggia. Mentre Andrea Agnelli che usa il diserbante per contenere l’avanzata scomposta della macchia mediterranea sulle arcate sopraccigliari gioca la carta del bunga bunga, ma con il culo degli altri, e per l’esattezza con quello di Marotta. Si, la Juve dopo la parentesi renziana della rottamazione che ha contribuito solo a irrigidire gli animi di una vecchia casta d’imprenditori  ancora abbarbicati ai privilegi della clausola rescissoria, prova a piegare le loro resistenze di casta tentandoli sessualmente. Non più quindi solo i vari Marrone, Quagliarella, Matri e Gabbiadini a parziale contopartita, a Marotta è stata imposta un’altra linea, che più che linea sembra un angolo a 90 gradi, insomma dopo tutte le varie offerte, affiancato in questa fase dall’agente Fifa Giorgio Mastrota che offrirà anche un tostapane, un televisore 22 pollici e un frullatore Girmi , Marotta alla fine, una volta defilato un Mastrota spaventato che lascia il tavolo delle trattative camminando rasente al muro, avrà la facoltà di dare via anche il culo per cercare così di portare  finalmente a Torino questo benedetto flop player.