I
ciabattini non fanno sconti, così come anche Haiti che aspetta proprio i
titolari per raggiungere un risultato storico senza che nessuno possa
avanzare le solite scuse, Marotta ne deve prendere atto così come
Prandelli. Ancora brutte figure. E se per la Nazionale la speranza è
almeno seduta buona buona nella sala d’aspetto, in attesa di un
condizione fisica che ci chiami per il nostro turno, per quanto riguarda
Marotta la certezza è invece quella che continuerà a raccattare figure
di merda in giro per l’Europa. Florentino Perez infatti, incazzato non
solo per assonanza, ma anche perché Marotta ha il viziaccio di parlare
con i giocatori senza passare prima dalle società che ne detengono il
cartellino, non fa sconti, no, neppure lui, anzi, proprio come i
ciabattini espone il tariffario. E Marotta si sa che soffre
tremendamente di clausola rescissoria, un’impietosa diagnosi che è
giunta dopo anni e anni di analisi di bilancio, un verdetto che non
lascia scampo. Non ci sono soldi. E mentre le infezioni di Anelka e
Bendtner hanno lasciato il segno sballando tutti i valori presenti,
valori come la correttezza che sono invece alla base per alcuni prima di
farti sedere al loro tavolo, la febbre da clausola rescissoria colpisce
senza pietà, fa delirare la dirigenza bianconera che ha persino sposato
la causa di Renzi e vorrebbe rottamare i fondi di magazzino rivogandoli
di resto a destra e a manca. E dopo aver fatto imbufalire anche
Florentino, sembra che Diego abbia addirittura rilanciato, e oggi si
dice che a Marotta non siano più sufficienti neanche i 30 milioni cash,
ma se vuole Jovetic dovrà consegnare alla città anche la seconda linea
della tramvia come prova di appartenenza alla corrente renziana.
Impazzano intanto le voci su Gomez, come invece al contrario non esce uno
spiffero dagli abbottonatissimi Pradè e Macia che gettano sul lastrico
stuole di giornalisti affamati di notizie che intanto s’inventano
trattative e anche un mestiere facendo la fila per l’abbonamento al
posto degli altri in cambio di una soffiata che spesso si rivela nient’altro che
un scorreggia. Mentre Andrea Agnelli che usa il diserbante per
contenere l’avanzata
scomposta della macchia mediterranea sulle arcate
sopraccigliari gioca la carta del bunga bunga, ma con il culo degli
altri, e per l’esattezza con quello di Marotta. Si, la Juve dopo la
parentesi renziana della rottamazione che ha contribuito solo a
irrigidire gli animi di una vecchia casta d’imprenditori ancora
abbarbicati ai privilegi della clausola rescissoria, prova a piegare le
loro resistenze di casta tentandoli sessualmente. Non più quindi solo i
vari Marrone, Quagliarella, Matri e Gabbiadini a parziale contopartita, a
Marotta è stata imposta un’altra linea, che più che linea sembra un
angolo a 90 gradi, insomma dopo tutte le varie offerte, affiancato in
questa fase dall’agente Fifa Giorgio Mastrota che offrirà anche un
tostapane, un televisore 22 pollici e un frullatore Girmi , Marotta alla
fine, una volta defilato un Mastrota spaventato che lascia il tavolo
delle trattative camminando rasente al muro, avrà la facoltà di dare via
anche il culo per cercare così di portare finalmente a Torino questo
benedetto flop player.
