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martedì 18 giugno 2013

Lavagna elettronica

Vedo che la lavagna tattica tira molto sul blog, del resto non poteva essere che così visto che il pelo da sempre fa trazione innalzando la bandiera della passione, specie quando si va a delineare la squadra dei sogni, erotici e non, quando il pelo è allora soprattutto nell’uovo a proposito di numeri, moduli, posizioni per le quali si ricorda Kamasutra come unico vero top player indiano, insomma tira più una lavagna con la formazione che un carro di buoi fuori forma o in preparazione per la Confederation Cup, oppure ancora con buoi di Tahiti, e allora oggi voglio mostrare cosa ha scovato la Bice scaricando i contenuti interattivi della lavagna elettronica utilizzata durante l’ultimo breefing tra Montella, Pradè e Macia, il vero “punto” prima delle ferie nel quale è stata delineata la strategia di mercato avallata per non dire dellavallata poi anche da Andrea Della Valle. Nella prima immagine si vede molto chiaramente come Montella abbia ribadito l’importanza di una rosa di qualità sottolineando che nello specifico il concetto va al di là del singolo elemento di nome Rosa, ma ha chiesto
di avere a disposizione per il ritiro di Moena un gruppo già ben definito al quale consegnare la pettorina se proprio non se ne può fare a meno, e in questo a differenza di Prandelli, ha voluto precisare che non rimprovererà mai nessuno che si vorrà togliere la maglietta come Balotelli. E’ stato un tema molto importante quello della rosa di qualità dopo che la Fiorentina si è qualificata per la EL, un tema cardine sul quale far ruotare la campagna acquisti in modo da riuscire a sostenere gli impegni e il numero di partite necessarie, individuando di fatto due titolari per ruolo, e nella ricerca di tutto ciò, la seconda immagine scaricata dalla Bice ci mostra come Montella abbia dettatto una lista di preferenze, nello specifico il tecnico ha indicato che cosa s’intende per prima scelta pur non essendo una prima. E dal lavoro di scarico della Bice con la chiavetta USB si è capito soprattutto quanto Montella ritenga indispensabile il gioco sulle fasce, l’acquisto di Joaquin ne è una dimostrazione
lampante, di cosa si aspetti dagli esterni anche in previsione dell’arrivo di Gomez che ne diventerà il terminale offensivo ereditando tutto quel gran tesoro di gioco dalle fasce, molta qualità significa ottimi rifornimenti, significa soprattutto scardinare, far saltare i fortini, in un calcio definito moderno dove spesso le squadre avversarie giocano con tutti gli elementi dietro la linea della palla, dove ci si arrocca, dove il tatticismo esasperato tende a soffocare la manovra di chi invece propone gioco. Ecco, per combattere gli sparagnini della ripartenza, per demolire i passivi, le squadre femmina, per scavalcare i fossati quando il ponte elevatoio è tirato su, per evitare l’olio bollente lanciato dall’alto del contropiede più calssico, Montella ha deciso di puntare su una figura di giocatore estremamente importante, Cuadrado lo scorso campionato è stato un degno rappresentante di questa filosofia di gioco, e nella terza immagine Vincenzo sottolinea con forza a chi deve fare mercato l’importanza del calciatore che salta l’uomo, in poche parole di chi è in grado con una Moss di guadagnare la superiorità numerica.