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lunedì 17 giugno 2013

Fanfani come la Coop

Di Mario ce n’è uno solo direbbe Brovarone, perché è vero che Balotelli ci consente di aprire la Confederation Cup con una vittoria, ma è soprattutto vero che solo Gomez ci permette di aprire Fanfani la domenica come se fosse un centro commerciale. Possiamo definirla una vittoria del consumismo della prevenzione, il Super Mario tedesco ci liberalizza i sogni scudetto ma anche le analisi del sangue dopo la messa, il bomberone scelto da Macia solo perché ha un cognome spagnolo è ormai avvistato in città più del presenzialista per eccellenza Eugenio Giani. E mentre impazza il Calcio Storico che ripropone la finale Bianchi - Azzurri, il “Brova” ci regala la possibilità di fare un controllo alla prostrata anche prima di andare a comprare le paste da Giorgio, mentre il "Balo" ribadirà in serata di volere tutta per se la vetrina domenicale, un po’ come se fosse lui e non l’altro il clou della giornata, anche se dovrà ripassarsi meglio il regolamento dei cartellini gialli prima di togliersi la maglia così liberamente e andare a fare i gavettoni per festeggiare la fine della scuola degli altri. E se il Brova fa la scoop dell’anno, la Bice non è da meno perché è l’unica che riesce a entrare da Fanfani con la scusa di essere una dominicana che si deve fare la mammografia e vuole sfruttare appunto quel tipo di apertura dedicata alla sua comunità a Firenze, l’unica con falso accento dominicano a strappare la prima intervista a Mario Gomez che si sa ha il fiuto per gli affari, e tra le sue tante attività imprenditoriali ha raccontato di aver preso spunto dalla vicenda tutta italiana di Marotta e Jovetic per lanciare la sua prima collezione di prodotti cosmetici con “30 sull’unghia” il primo smalto senza sconti di cui ci ha voluto subito mostrare la campagna pubblicitaria. La Bice già che c’era si è voluta fare anche una bella visita ginecologica e dopo aver aspettato gli esiti delle analisi, proprio dopo avergli dato una rapida occhiata è sorto il vero grande dubbio della domenica dedicata alla Repubblica Dominicana, che non è quello che oggi ci fa sbattere forte i pugni sul tavolo e ci fa ripetere ossessivamente perché, quello della rabbia di fronte a quel perché senza risposte, insomma, non del perché gioca Giaccherini, no, il dubbio vero è tutto in quella ecografia nelle mani di un’attonita Bice. E adesso ve lo chiediamo anche a voi amici, come direbbe José Altafini, vi chiediamo come dobbiamo leggere quel risultato ecografico, la domenica da Fanfani alla fine cosa ci ha raccontato, cosa ci ha mostrato, la passera della Bice oppure il fatto che Brovarone è alla frutta?