Di
Mario ce n’è uno solo direbbe Brovarone, perché è vero che Balotelli ci
consente di aprire la Confederation Cup con una vittoria, ma è
soprattutto vero che solo Gomez ci permette di aprire Fanfani la
domenica come se fosse un centro commerciale. Possiamo definirla una
vittoria del consumismo della prevenzione, il Super Mario tedesco ci
liberalizza i sogni scudetto ma anche le analisi del sangue dopo la
messa, il bomberone scelto da Macia solo perché ha un cognome spagnolo è
ormai avvistato in città più del presenzialista per eccellenza Eugenio
Giani. E mentre impazza il Calcio Storico che ripropone la finale
Bianchi - Azzurri, il “Brova” ci regala la possibilità di fare un
controllo alla prostrata anche prima di andare a comprare le paste da
Giorgio, mentre il "Balo" ribadirà in serata di volere tutta per se la
vetrina domenicale, un po’ come se fosse lui e non l’altro il clou della
giornata, anche se dovrà ripassarsi meglio il regolamento dei
cartellini gialli prima di togliersi la maglia così liberamente e andare
a fare i gavettoni per festeggiare la fine della scuola degli altri. E
se il Brova fa la scoop dell’anno, la Bice non è da meno perché è
l’unica che riesce a entrare da Fanfani con la scusa di essere una
dominicana che si deve fare la mammografia e vuole sfruttare appunto
quel tipo di apertura dedicata alla sua comunità a Firenze, l’unica con
falso accento dominicano a strappare la prima intervista a Mario Gomez
che si sa ha il fiuto per gli affari, e tra le sue tante attività
imprenditoriali ha raccontato di aver preso spunto dalla
vicenda tutta
italiana di Marotta e Jovetic per lanciare la sua prima collezione di
prodotti cosmetici con “30 sull’unghia” il primo smalto senza sconti di
cui ci ha voluto subito mostrare la campagna pubblicitaria. La Bice già
che c’era si è voluta fare anche una bella visita ginecologica e dopo
aver aspettato gli esiti delle analisi, proprio dopo avergli dato una
rapida occhiata è sorto il vero grande dubbio della domenica dedicata
alla Repubblica Dominicana, che non è quello che oggi ci fa sbattere
forte i pugni sul tavolo e ci fa ripetere ossessivamente perché, quello
della rabbia di fronte a quel perché senza risposte, insomma, non del
perché gioca Giaccherini, no, il dubbio vero è tutto in quella ecografia
nelle mani di un’attonita Bice. E adesso ve lo chiediamo anche a voi
amici, come direbbe José Altafini, vi chiediamo come dobbiamo leggere
quel risultato ecografico, la domenica da Fanfani alla fine cosa ci ha
raccontato, cosa ci ha mostrato, la passera della Bice oppure il fatto
che Brovarone è alla frutta?
