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domenica 2 giugno 2013

Parti del corpo e del porco

Non sarà una trattativa distesa. Intanto c’è ancora da saldare la fattura dell’aereo di Berbatov, e gli sgarbi in casa Della Valle non passano inosservati. Come Vittorio del resto. La trattativa per il passaggio di Jovetic alla Juve parte come minimo con il piede sbagliato, mentre se proprio vogliamo vivisezionare il corpo della trattativa, la parte del corpo che emerge di più è l’occhio pio di riguardo che vorrebbe Jovetic in forza di una promessa strappata a Moena, e forte dell'accordo con occhio pio. Così a braccio mi sembra però che non sia cominciata bene, l’offerta di 18 più Marrone sembra più una presa per il naso, una provocazione in risposta alle continue prese per il culo che Diego rivolge alla famiglia Agnelli ormai con la stessa cadenza con la quale Zamparini ricorda alla Fiorentina di Viviano per paura che gli rimanga sul gozzo. No, non sarà una trattativa distesa proprio perché Diego per un verso e la Fiorentina per un altro sono andati via a culo ritto dalle ultime vicessitudini che hanno riguardato la Juve e la proprietà bianconera, e i Della Valle hanno la schiena ritta, difficile per Marotta non scontare almeno il precedente Berbatov, e anche se non pratichiamo l’occhio per occhio, dente per dente, più per spirito pio che per occhio o pulcino, come sembra essere oggi diventato il dirigente bianconero, spaurito di fronte alle spalle larghe, ai pugni sul tavolo, al polso fermo, alle palle che mostra la Fiorentina, ferma sulle proprie posizioni, assetto rigido e difficile da smuovere, ben piantata, a mostrare la solidità tipica della famiglia Della Valle, pronta a rispettare la parola data al giocatore ma forte di un contratto in essere e della richiesta forte da soddiisfare necessaria per portarsi via Jovetic. Non ci sono alternative, e a niente servono i mal di pancia del giocatore e del suo procuratore, perché per curare l’aerofagia procurata da un accordo che sappiamo già esserci con il giocatore servono solo 30 milioni cash, sennò l’accordo va buttato via anche se sembra strano visto che del maiale non si butta via niente, ma una maialata di accordo di questo tipo è l’eccezzione che conferma la regola, e con l’accordo ci si potrebbe fare del lardo, o se preferisce, Joveticce potrebbe farci anche le salsicce. Con l’accordo, invece, a Marotta è venuta la gotta. Tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino, ma essendo un porco, Marotta ci lascia lo zampone, che con le lenticchie ci sta pure bene come pure il purè, anche se sembra che così tante lenticchie come vuole la Fiorentina non ce l’abbia nessuno in Italia, e non solo il suino. Oppure, che potrebbe essere un alternativa al purè e alle poche lenticchie del calcio italiano, il giocatore va in Premier, o rimane suo malgrado e malgrado lordi accordi. Marotta sono anni che si spenzola alla ricerca di un topo player, e quando non si comporta da maiale è comunque un brutto rospo che si spenzola in trattative pericolose, e attaccato alla Fiore è come essere attaccato al cazzo.