Alla
fine è stata una buona Italia, un primo tempo giocato a scacchi, e un secondo
invece, che non è finito a schifio grazie alle mosse sbagliate della Torres
spagnola, mentre Rimbambitelli per “mangiarsi” Casillas si è arroccato con la
narcolessia, quando invece Di Natale, da vero alfiere italiano qual è, muove la
rete in diagonale. E' stata una partita patta, come negli scacchi quando i due
giocatori si stufano, come Vuturo che stufo di aspettare si tocca la patta dopo
aver saputo che al Franchi c’era il Boss, e convinto che Della Valle avesse finalmente
accettato il confronto, è rimasto contrariato quando si è reso conto invece, che
tutta quella gente non era venuta a vedere lui ma Springsteen. Quello che
emerge da questa partita è la conferma di come il ruolo del centravanti di peso
sia stato superato da un’idea diversa di calcio offensivo, ed ecco perché
Corvino ci aveva lasciato senza, la Spagna ci mette Fabregas e noi nemmeno
quello, ma che ce ne fregas, tanto c'è rimasto un solo centro di ripopolamento a Vinovo, un po' li tengono lì
e un po' li smistano qua e là dove c'è bisogno di fare revival, Borriello,
Matri, Amauri, Iaquinta e Toni sono gli ultimi esemplari di mammut di un calcio
preistorico, con Rolando Bianchi unico fossile rimasto tra gli indipendenti
della categoria. E anche la Fiorentina di Montella sembra essere in linea con
questa modernità della fase d'attacco, confermando Cerci e Jovetic là davanti,
e almeno un altro interprete che non avrà certamente il phisuque du role di Hrubesch.
E a proposito di Horst, la Germania invece ce l'ha eccome il marcantonio in
mezzo all'area, perché? Cassano + Di Natale + Giovinco non fanno un Gomez,
mentre avendo anche Giaccherini, siamo in cerca se non proprio della
Cenerentola del girone, almeno di una Biancaneve che possa dare il giusto
significato a tutti i nostri nani, altrimenti da posizionare tristemente in
qualche giardino maltenuto. Divertente intanto la partita tra la Croazia e
l'Irlanda, che pensando di essere furba si era portata la pioggia da casa,
mentre i croati sicuramente più asciutti fisicamente, si sono portati i gol.
Fino ad ora non si è ancora sentito un solo telecronista Rai all'altezza, con
il risultato di trasmettere alla partita un sapore di calcio stantio, perché le
muffe di certi commenti non sono adatte a raccontare gli Europei come non lo sono
mai state per farci vivere la Champion, molto più adatte invece per gli
champignon, e quindi per una conservazione della categoria sottolio nella
credenza di mamma, anzi di nonna Rai. Passando poi a più sgualcite beghe
condominiali, chi pensava che con l'addio di Corvino, fosse finalmente finita anche
la crociata del Gat, che aveva lottato strenuamente e con coraggio perché ciò
accadesse, sarà rimasto quantomeno perplesso nel constatare che tutto è rimasto
invece tale e quale, forse il Gat non si aspettava che il divorzio fosse
sancito così presto, e non essendo preparato con un nuovo tormentone, sta prendendo
tempo facendo finta di nulla. E a chi aveva esultato per il mancato rinnovo di
Corvino, non tanto perché insoddisfatto del lavoro del DS, ma solo perché questo
avrebbe messo fine al tormentone del Gat, evidentemente non aveva fatto i conti
con il coriaceo bolognese, e Trapattoni che è uomo navigato, dopo la sconfitta
con la Croazia ha dimostrato la saggezza del vecchio allenatore di mille
battaglie, prima ha fatto i complimenti alla squadra avversaria, e poi ha avuto
anche la serenità e il garbo per rispondere all'inviato di Fi.it, con un
classico del suo repertorio “ non dire Gat se non ce l'hai nel sacco”.