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giovedì 21 giugno 2012

L’autogol di Pierluigi Ceretta


Madonna è passata in città, mentre Dio era già arrivato anni fa scollinando il Colfiorito con scarpe comode, gli Europei entrano nel vivo insieme ad ADV che invia segnali di ristrutturazione, mentre il fratello si occupa del Colosseo alla modica cifra di uno Jovetic. Domenica ci saranno i fuochi di San Giovanni posticipati di un quarto d'ora per dare modo di assistere anche a quelli dell'Italia di Prandelli, mentre Renzi ha aperto gli Uffizi alla popstar americana, che a cinquantaquattro anni si mette ancora a pecorina. Se Cecchi Gori aveva abbattuto la Fiorentina e Cecchi Paone il tabù dell’omosessualità nel calcio, i DV abbattono le barriere che separano il campo dal terreno di gioco, dopo aver abbattuto il monopolio di Trenitalia sull'Alta Velocità. La cantante ha girato il suo ultimo video sui Lungarni per poi fare passerella in Cadillac, scelta dell’auto quantomeno inopportuna, visto come ha innescato il tam tam di un vuturismo sempre attento e in difesa dei tifosi proprio come un’associazione di consumatori, questa volta però il Rienzi di curva confonde l’auto per un nuovo serbo della Fiorentina, e fa scattare la polemica per la difesa del randagismo da parterre sempre più a rischio estinzione se si continua con l’immorale tendenza agli acquisti low cost. Montella intanto segue in real time l’attività di Pradè e Macia, e sembra essersi formato un gruppo in grado di riportare entusiasmo, e mentre viene promesso il numero dieci a Jovetic, in città, tra il caldo, la sindrome di Stendhal, l’impossibilità ad accettare che la bibbia sia stata scritta in marchigiano, che Lusi abbia passato la prima notte a Rebibbia, che i Bianchi battano gli Azzurri nella finale del Calcio Storico e soprattutto la crisi globale, si tanno verificando episodi mai registrati in “buca”. Al Penta Sport per esempio hanno indovinato che fuori fa caldo, l’Ataf è stata acquistata dalle Ferrovie ribadendo con forza il carattere dell’azienda che ha fatto del  ritardo una peculiarità conosciuta addirittura da chi è affetto da un Vuturismo tremens prima, in attesa del 23 A, diventato demens una volta arrivato a Sorgane, è stato verificato infatti che partendo da Piazza Stazione, ci vuole lo stesso tempo per arrivare a Roma Tiburtina con Italo, di quello di Italo per arrivare in Viale Europa, e poi si parla di Europa. Gli episodi che comunque preoccupano di più sono quelli legati allo svuotamento dello stadio, che oggi deve vedersela non solo con focolai di passione vivi solo in qualche presidio protetto da Slow Tifood come questo, ma esiste un vuturismo diffuso che deve affrontare, tanto ne avesse poche da pensare, anche il problema dei metrosexual delle curve che preferiscono depilarsi la domenica dopo una settimana di lavoro, invece di seguire la Fiorentina. E dopo che ADV aveva annunciato una rivoluzione nei quadri societari, disattesa poi nei fatti, il capo tifoso ha inscenato una protesta che alla fine è degenerata rientrando così di fatto tra gli episodi anomali registrati ultimamente in città. “Se proprio siamo costretti a tenerci questi quadri”, intendendo quelli dirigenziali, “la storia ci ha lasciato in eredità capolavori decisamente migliori di quelli dipinti dai DV” questo il monito del capo tifoso rivolto ai militanti del suo partito preso, e per protesta ha organizzato una visita ai musei cittadini, individuando le tele più adatte davanti alle quali si sarebbero dovute tirare fuori le foto di Cognigni, Mencucci e Teotino al grido di “preferiamo questi quadri”. Le telecamere hanno immortalato invece un increscioso episodio dove il vuturismo si è scontrato con la realtà metrosexual che vive all’interno della protesta, e così quattro militanti una volta davanti a un quadro di nudi femminili, si sono ricordati che dovevano farsi la ceretta.