Si
riparte da San Vincenzo e da quel mare di passione che ci lega alla Fiorentina,
sotto l’ombrellone di un entusiasmo che sciolga finalmente il legaccio emotivo
che spinge ogni stagione i superstiti della “stessa spiaggia, stesso mare“, a
frequentare la malinconica Prandelli Beach. Sala stampa gremita come una
spiaggia, e anche ultima spiaggia per riattivare il turismo della passione, e
non quello mordi e fuggi di attori indegni come panini mangiati sulle scalinate
di un Duomo, o come quello di un pover'uomo come Delio Rossi che ci ha
costretto a bere l’acqua Fiuggi per sgretolare i calcoli sbagliati su di lui,
eliminandoli dalle vie urinarie del centro, inteso come quello di coordinamento
dei Viola Club. Speriamo che Santo scacci Santo per il bene spirituale di una
tifoseria posseduta dal demone molliccio Dellavallelata, che si alimenta voracemente
di bufale come quella che Firenze non sia Lecce, mentre Firenze è culla di
quel Rinascimento che pulsa vivo
nel parterre dove si diffonde la
cultura, e. dove si offende una scultura come il David, nel senso di Guetta. Montella
intanto avvierà a breve i colloqui strusciando l’aglio in fronte ai giocatori
come fossero bruschette, per scoprire i veri vampiri della nostra passione, e
per non usare l’olio del tradimento estratto dallo stesso Montoliveto del
podere di Pallavicino. Vincenzino si è dimostrato gasato come una Schweppes, e scambiato
da uno degli inviati di Guetta, per Uma Thurman, come nel terrificante spot
dove è bardata come la splendida regina del Maracaibo, che parla di un 4-3-3
nel quale Jovetic non esprimerebbe le potenzialità e quindi le prestazioni che
ha in canna, numeri che evocano posizioni sessuali, confronti che sanno tanto
di Kamasutra e che eccitano mandando in ciampanelle il Guetta-boy, ma cosa si
era messo in testa il giornalista? Che Uma, nessuna e centomila volesse fare
Schweppes con lui? Illuso come di essere un giornalista, perché l’unico lingua
in bocca con la stampa e tifoseria rimarrà sempre e solo chi ci ha fatto
scoprire angoli di calcio sconosciuti, con il quale abbiamo fatto l’amore anche
nella lunetta del calcio d’angolo, lui solo, lui che ci ha fatto scoprire
orizzonti nuovi, il sesso a Orzinuovi è sempre quello che non rimuovi, Montella
o non Montella sarà sempre quella bresciana la trombata più bella. Poi il
Ciuffi che mette la sciarpa al collo del Mister è l’immagine più trash della
giornata, quella del nostro Leone di Lernia, e poi hai voglia a dire che Firenze
non è Lecce, perché con certi tipi strani non sarà Lecce ma forse Trani, strani
come quel capo tifoso magistrato che ha fatto tanto rumore chiedendo confronti
come fossero amicizie su Facebook, per mettere l'imputato marchigiano di fronte
a verità scomode, come le sue scarpe di Bata, che non sono una beata mazza in
confronto alle Tod’s, ma si sa che il tifoso fiorentino ha scarpe grosse e
cervello fino, fino a quando non è stato tratto in inganno dalla ricevuta del
motel dove ha dormito Montella la sera prima, e con la quale giocherellava
durante la conferenza stampa. La ricevuta del Gugliel Motel è stata confusa dal capo tifoso, che
sbirciando di sottecchi con quel cervello fino che si ritrova, ha pensato fosse
il biglietto da visita di Guglielmontell l'eroe svizzero, al quale il capo
tifoso emozionato per l'opportunità inattesa,
ha subito chiesto un confronto, da lì in poi l'equivoco è montato e ha
disegnato la storia, quando Guglielmontell parlando delle qualità tecniche di
La Mela è stato frainteso dal capo tifoso che ha pensato a una sfida tra uomini
veri e si è subito messo la mela in testa per dimostrare il vero coraggio
dell'Ultras. Montella un po' ha cercato di spiegare a quale mela si riferisse,
ma poi ha molto opportunamente pensato di raggiungere il primo obiettivo
stagionale, fare fuori i demotivati.